Quarant’anni di servizio e l’Humvee, l’Hummer dei soldati americani, si prepara a lasciare il passo. Al suo posto il Pentagono ha scelto l’Infantry Squad Vehicle (Isv) e la sua diffusione su larga scala è ormai questione di mesi: il via libera è ufficiale, e la mossa era nell’aria.

Tra droni che sorvolano le trincee e robot in grado di muovere esplosivi, l’epoca dei mezzi pesanti e blindati, costruiti per resistere a qualunque ordigno, sta tramontando in favore di veicoli che si infilano dove gli altri restano bloccati, senza spendere una fortuna in caso di riparazione.

Il contesto del cambiamento

“L’Humvee è stato finora il veicolo militare per eccellenza. L’abbiamo in dotazione dal 1985, ma oggi non è più adatto al tipo di combattimento che pensiamo di dover affrontare. L’impiego di droni e robot ha cambiato molte cose”, ha spiegato a Usa Today Alex Miller, il tecnico addetto alla trasformazione dei mezzi militari americani.

Ed ecco qui entrare in scena l’Isv, progettato per essere veloce, leggero e soprattutto facile da trasportare: spoglio di porte e tetto, è studiato per accogliere fino a nove soldati. La lunghezza arriva a 5,2 metri, l’altezza a 2,1, il tutto con un peso ridotto che permette di caricarne due alla volta sugli elicotteri MH-47 Chinook, capace di arrivare dove le quattro ruote tradizionali si fermano.

Rivoluzione sotto il cofano

È anche una questione di motore perché il nuovo turbodiesel Duramax da 2,8 litri e 186 CV consente di arrivare a 100 km/h in 15 secondi, contro gli oltre 20 richiesti dall’Hummer. Sotto le indicazioni dei droni, l’Isv, figlio dell’era da “combattimento agile”, si muove su terreni impossibili per i mezzi convenzionali, guidando le strategie delle forze armate.

Poi abbiamo il fattore economico. L’Isv costa circa 70.000 euro in meno rispetto all’Hummer e consuma meno carburante, una voce mai irrilevante nel bilancio di un esercito, e appena il 20% dei suoi componenti è specifico: il resto viene preso in prestito da veicoli civili, in particolare dallo Chevrolet Colorado (tra le auto più sicure del 2024), un pick-up prodotto nel Missouri e diffuso in mezzo mondo, perciò le riparazioni sono più semplici e meno costose, tradotte in un risparmio di tempo dedicato alla manutenzione. Un Humvee dovevi trattarlo come un blocco unico, l’Isv usa pezzi reperibili ovunque, persino nei magazzini civili.

E la guida? Filtra ottimismo. “Sono certo che l’Isv diventerà un veicolo iconico — assicura Miller — così come è stato l’Hummer. Su strade inaccessibili è inarrestabile e lo vediamo anche durante le operazioni di salvataggio durante alluvioni o catastrofi naturali”. In altre parole, l’agilità del mezzo e la possibilità di essere trasportato dappertutto lo rendono utile anche in situazioni di emergenza civile, tra cui inondazioni o terremoti, dove servono velocità e capacità di carico anziché blindature pesanti.

Dalla guerra alle emergenze civili

Dopo quarant’anni di storia l’Hummer esce di scena, senza drammi, lasciando il posto a un’erede conforme alle tendenze di un’epoca diversa, fatta di guerra elettronica e droni. L’Isv manca dell’aspetto massiccio del suo predecessore, non ha porte né tetto, eppure promette di diventare, nel suo modo spartano, il nuovo simbolo della mobilità militare americana.