di
Daniela Polizzi

La multinazionale italo-francese ha già il 9%. Le trattative con Tokyo. Al centro dell’interesse della multinazionale italiana ci sono le tecnologie legate ai microprocessori per le lenti di nuova generazione del gruppo nipponico

Due colossi proprietari di marchi storici come Essilux e Nikon sono sempre più vicini. Il gruppo guidato dal presidente e ceo Francesco Milleri sarebbe al lavoro per salire dall’attuale 9% al 20% nella società giapponese, brand dell’ottica di precisione e che ha fatto la storia degli apparecchi fotografici. Al centro dell’interesse della multinazionale italiana ci sono le tecnologie legate ai microprocessori per le lenti di nuova generazione del gruppo nipponico, vitali anche per gli smart glass che Essilux sta sviluppando con Meta. 

L’attività strategica

L’azienda fondata da Leonardo Del Vecchio è già il primo azionista industriale di Nikon e se l’operazione andrà in porto si rafforzerà l’alleanza con la realtà giapponese, secondo quanto anticipato da Bloomberg.
Ora uno dei passaggi più delicati è portare a buon fine il dialogo in corso con il governo di Tokyo perché l’attività di Nikon è considerata strategica per il portafoglio di tecnologie che possiede. Ma i due gruppi si conoscono bene e la trattativa è aperta tra Essilux con il management guidato dal ceo Toshikazu Umatate. Da 25 anni infatti è in essere una joint venture paritetica nella produzione di lenti e già un anno fa la multinazionale di Agordo era salita dal 5% al 9% di Nikon per suggellare un’alleanza strategica. La corporation nipponica realizza anche fotocamere e possiede la tecnologia litografica usata per i microprocessori. E in un mondo che sta facendo convergere sugli occhiali i video, le foto e l’acustica, per Essilux è strategico avere partner tecnologici che possano supportare l’evoluzione continua dei suoi Ray-Ban Meta, ma anche degli Oakley AI. E, in prospettiva, dei Nuance Audio.



















































Alleanze per la tecnologia indossabile

Con l’acquisto di altre quote il big guidato da Milleri rafforzerebbe il suo sistema industriale integrato che ruota anche attraverso le partnership di lungo periodo, come testimoniano i casi, oltre che di Nikon, di Meta (che avrebbe già investito nel 3% di Essilux), Bolon and Molsion e Sightglass Vision. Più in generale, è chiaro che si sta disegnando ormai una rete di alleanze tra gruppi mondiali nella tecnologia indossabile e che Essilux ne è al centro. Un anno fa, per quasi raddoppiare la quota in Nikon, Essilux aveva investito circa 170 milioni. Ora i valori potrebbero essere più contenuti perché da inizio anno i titoli del gruppo giapponese sono scesi dell’11% portando la capitalizzazione a 3,3 miliardi di dollari. Nikon si confronta con multinazionali come Aslm nella tecnologia litografica e con i produttori di chip come Intel. La presenza più forte di Essilux le darebbe una nuova spinta.

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27 agosto 2025