Aldo Vanoli, presidente di Vanoli Cremona, torna a parlare su La Provincia. Ecco alcuni passaggi.

SULLA CONFERMA DI COACH BROTTO

«È stata la naturale prosecuzione di quanto visto lo scorso anno. Non c’era motivo di cambiare, anzi: continuità e stabilità sono valori fondamentali, soprattutto in una realtà come la nostra».

SUL ROSTER

«Abbiamo lavorato con decisione e relativamente in fretta. Le idee erano chiare sin dall’inizio, così come il budget. Abbiamo cercato non solo buoni giocatori, ma soprattutto uomini: la squadra viene prima di tutto. Se si riesce a fare gruppo, si è già a buon punto. Lo insegna l’esperienza degli anni passati».

SUL CLUB

«La nostra è una realtà con un socio unico. Andare avanti da soli è sempre più impegnativo, e questo è un dato di fatto. Ci sono state e ci saranno proposte per l’ingresso di nuovi soci. Dire come sarà il futuro è impossibile: io ci metto tutta la buona volontà e vado avanti con serenità, ma se arrivasse un sostegno sarebbe ben accetto. Tante società stanno pensando di cambiare città, noi invece non abbiamo mai avuto questo problema e va bene così. Avevo promesso che la Vanoli sarebbe rimasta a Cremona, e così è stato. Certo, programmare a lungo termine è difficile: alla fine tutto resta sulle spalle del presidente…».

SU CREMONA

«Tanta gente al palazzetto significa che non abbiamo seminato male. Ho ricevuto molti messaggi di vicinanza, tante persone mi hanno chiesto di continuare. È una spinta ulteriore, un incoraggiamento che fa piacere».