David Leggi, legale dell’attore, interviene in seguito all’audio diffuso da Fabrizio Corona sul presunto tradimento di Bova con la modella Martina Ceretti, diventato virale sui social: «Sono in corso accertamenti da parte della magistratura»
La storia d’amore tra Raoul Bova e Rocio Munoz Morales è giunta al tramonto. Anzi, mentre sui giornali si inseguivano voci di crisi e si diceva che lui stesse cercando casa per andarsene, la relazione era già finita da un pezzo. La conferma arriva dall’avvocato dell’attore, David Leggi: «In qualità di legale di Raoul Bova, alla luce delle notizie apparse in questi ultimi giorni, ho il dovere di precisare che Raoul e Rocio, che non hanno mai contratto matrimonio, sono separati di fatto da molto tempo e si alternano nell’accudimento e nella cura delle due figlie». – foto | video
Raoul Bova e Rocío Muñoz Morales, una domenica in famiglia che scaccia le voci di crisi – leggi
L’AUDIO – La fine della love story è cosa dunque acclarata e definitiva: «Siamo in attesa di indicazioni della signora Morales per poter formalizzare, anche in tribunale, una realtà già nota e indiscutibile». L’intervento dell’avvocato arriva però per una ragione ben precisa. Ovvero dopo che Fabrizio Corona, nel suo podcast Falsissimo ha parlato di un tradimento di Raoul con la modella Martina Ceretti, 23 anni, conosciuta due anni e mezzi fa, svelando presunte chat intercorse tra loro e un presunto audio dell’attore, presto diventato virale e oggetto di innumerevoli commenti e parodie sui social.
INDAGINI – La giovane ha subito preso le distanze su Instagram, smentendo di aver mai autorizzato la diffusione di materiali privati: «Mi ha descritto come una ragazza che non sono. È molto facile giudicare una persona dalla copertina». E l’avvocato Leggi scrive in una nota: «In ordine al materiale illecito diffuso sul web su presunte affermazioni e frequentazioni del mio assistito, sono in corso accertamenti da parte della Magistratura penale, che indaga sui diversi reati ipotizzabili a carico delle varie persone coinvolte. Il credere a coloro che, senza avere la certezza del vero e per meri fini di lucro, non esitano a travolgere l’esistenza altrui, dimentica il rispetto dovuto ai quattro figli, totalmente trascurati da chiunque abbia la responsabilità di aver voluto spargere questo fango mediatico».
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