US Open da “Paperoni”, senza mezzi termini: il torneo del Grand Slam di New York, che si appresta a vivere i match del secondo turno, già da ora sarà ricordato come il Major più ricco e munifico di sempre. Le cifre che ruotano attorno al torneo di Flushing Meadows sono letteralmente impressionanti e, non ultimo, continuano a crescere in maniera esponenziale anno dopo anno. Ma, come sempre, andiamo con ordine.

Iniziamo dal montepremi complessivo: gli US Open 2025 hanno raggiunto la quota di 90 milioni di dollari totali. Sì, avete letto bene: 90. Per fare un esempio di quanto questa cifra sia sensazionale, è sufficiente andare a rileggere il computo totale del torneo di un anno fa. Edizione 2024 del torneo newyorkese, montepremi: 75 milioni di dollari, 15 in meno. Un salto in avanti del 20%, un dato che fa capire come si stia scrivendo la storia economica a livello di tennis.

Questo sport sta vivendo una “golden era” vera e propria e non solo, a quanto si può vedere, a livello di tennis giocato. I botteghini stanno producendo cifre pazzesche. Gli spettatori continuano a crescere a livello numerico e, di pari passo, lo fanno anche gli introiti. Se i primi turni stanno vedendo ritocchi tutto sommato accettabili a livello di prezzi, per quanto riguarda la finale del torneo maschile (che si giocherà domenica 7 settembre) stiamo arrivando a livelli davvero da “Paperoni”.

Per fare un esempio rapido e semplice, i migliori posti all’interno dell’Arthur Ashe Stadium di New York avranno il seguente prezzo: 45.500 dollari. No, non si tratta di un refuso, ma di quanto si dovrà pagare per vedere l’ultimo atto del Major statunitense dalla posizione migliore. Con numeri simili non si fa che ribadire come gli US Open 2025 stiano andando a riscrivere ogni record da questo punto di vista, contando che i biglietti meno esosi per la finale viaggiano comunque poco al di sotto dei 700 dollari a persona. Sarà di nuovo Jannik Sinner contro Carlos Alcaraz? Questo non è ancora dato a sapersi, le uniche certezze sono i prezzi, stellari a loro volta, come i due fuoriclasse del tennis contemporaneo.