Dopo la partecipazione nel 2022, prima delle elezioni politiche che l’hanno portata a Palazzo Chigi, è il primo intervento da presidente del Consiglio. La premier è arrivata alle 12 accolta da applausi, qualcuno ha gridato ‘Viva Giorgia”. Tanti i temi toccati nell’intervento di circa un’ora: dalle guerre in Ucraina e Medio Oriente ai piani per i giovani e le aziende, dal piano casa per le famiglie a immigrazione e riforma della Giustizia

“È un onore essere qui, questo evento è una piazza del dialogo”, queste le prime parole di Giorgia Meloni al Meeting di Rimini, il primo da presidente del Consiglio: c’era già stata nel 2022, prima delle elezioni politiche che l’avrebbero portata a Palazzo Chigi. La presidente del Consiglio ha parlato di economia, situazione in Ucraina, guerra in Medio Oriente e piani per la casa, la scuola, l’immigrazione e la Riforma della Giustizia. “Ingiustificabile l’uccisione dei giornalisti a Gaza”, ha detto. La premier è al rientro dopo lo stacco di agosto tra Grecia e Puglia e la tappa a Washington con i leader europei. All’arrivo è stata accolta dal presidente della fondazione meeting Scholz, dal sindaco di Rimini, Jamil Sadegholvaad, dalla prefetta di Rimini, Giuseppina Cassone. Applausi dei presenti al suo ingresso, qualcuno ha gridato “Viva Giorgia”. 

L’arrivo di Meloni al meeting

La premier è arrivata al Meeting intorno alle 12.00. Commossa per le parole del presidente Bernard Scholz, ha ringraziato gli organizzatori dell’evento e tutti i presenti ricordando che il Meeting “da quasi mezzo secolo segna un momento fondamentale” nel dibattito. “È per me un piacere e un onore essere qui, quello che accade qui ogni anno è estremamente prezioso, so bene quanto sacrificio e dedizione” richiedano eventi come questo.

Vedi anche
Ron al Meeting di Rimini: “Le canzoni hanno potere salvifico”

Meloni: “Noi giochiamo nel campo del reale”

“Il campo in cui abbiamo dimostrato di voler stare non è quello delle ideologie, delle utopie, di chi vuole modellare la realtà: il campo che abbiamo scelto è il campo del reale perché mille miliardi di idee non valgono una sola persona, per loro bisogna vivere e morire”, ha detto la presidente del Consiglio aggiungendo che anche “la stampa internazionale mai benevola con noi è portata spesso a considerarci una anomalia positiva. Non cito i tanti profeti di sventura che vedevano proprio nella politica estera il tallone di Achille” per il governo, “posso augurarmi che in cuor loro siano tutti contenti di essersi sbagliati”.

Leggi anche
Meeting Rimini, Metsola: Ue non spettatrice su Kiev e Gaza

Guerra in Ucraina, Meloni: “Proposta italiana la principale sul tavolo”

Parlando della situazione in Ucraina (GLI AGGIORNAMENTI LIVE), la premier  ha evidenziato che “la proposta italiana” del modello art.5 della Nato per le garanzie di sicurezza di Kiev è “la principale sul tavolo, un possibile contributo alla pace che la nostra nazione ha fornito penso che dobbiamo esserne fieri”. 

“Ingiustificabile uccisione dei giornalisti a Gaza”

Sulla situazione in Medio Oriente (GLI AGGIORNAMENTI LIVE), Giorgia Meloni ha condannato “l’ingiustificabile uccisione dei giornalisti a Gaza, un inaccettabile attacco alla libertà di stampa e a tutti coloro che rischiano la vita per raccontare il dramma della guerra”. “Non abbiamo esitato un solo minuto a sostenere il diritto all’autodifesa di Israele dopo l’orrore del 7 ottobre – ha aggiunto – ma allo stesso tempo non possiamo tacere ora di fronte a una reazione che è andata oltre il principio di proporzionalità mietendo troppe vittime innocenti arrivando a coinvolgere anche le comunità cristiane”. La presidente del Consiglio ha sostenuto che è necessario il “cessate il fuoco” e la “liberazione degli ostaggi” da parte di Hamas. A tal proposito “rivendichiamo il ruolo ricoperto dall’Italia in questa crisi”, “siamo il primo paese non musulmano per evacuazioni sanitarie da Gaza. C’è chi scrive le mozioni e chi salva bambini io sono fiera di fare parte dei secondi”. 

Leggi anche
Rimini, Metsola: “C’è bisogno di Europa che promuova pace”

“Ue va verso irrilevanza, giuste le parole di Draghi”

Giorgia Meloni ha poi spostato l’attenzione all’Ue specificando che bisogna “delineare una Europa del pragmatismo andando oltre il dibattito stantio tra più o meno Europa, vera sfida è una Europa che faccia meno e meglio. Uniti nella diversità è del resto il motto dell’Ue cui dovremmo tutti ispirarci davvero”.  La leader di Fratelli d’Italia ha poi affermato che “essere conservatori non vuol dire costruire con mattoni vecchi ma con mattoni nuovi, la nostra casa dove costruire con mattoni nuovi è l’Occidente”. “L’Ue è sempre più condannata all’irrilevanza geopolitica – ha aggiunto – incapace di rispondere efficacemente alle sfide di competitività poste da Cina e Usa come, ha giustamente rilevato Mario Draghi da questo palco”. “Molte delle critiche che ho sentito rispetto all’attuale condizione” dell’Ue “le condivido così tanto da averle formulate molto spesso nel corso degli anni, tanto da venire criticata aspramente anche da chi oggi si spella le mani”, ha detto ancora Meloni.

Leggi anche
Meeting Rimini, Draghi: finita illusione di Europa che conta

“Immigrazione illegale è un danno per società”

La presidente del Consiglio ha toccato anche il tema dell’immigrazione sostenendo che il suo governo abbia “messo mattoni nuovi” con una “cornice di serietà e rigore come mai avvenuto prima” perché, ha spiegato, “una immigrazione regolata e legale può essere una ricchezza ma quella illegale e incontrollata è un danno per qualsiasi società”. “Voglio dire con chiarezza che ogni tentativo che verrà fatto di impedirci di governare il fenomeno” dell’immigrazione illegale “verrà rispedito al mittente: non c’è giudice, politico o burocrate che possa impedirci di fare rispettare la legge dello Stato italiano, di garantire la sicurezza dei cittadini, di combattere gli schiavisti del terzo millenio e di salvare vite umane”. 

Il piano casa per le giovani coppie, il lavoro e il ceto medio

Giorgia Meloni ha annunciato che “una delle priorità con cui intendiamo lavorare con Matteo Salvini che ringrazio è un grande piano casa a prezzi calmierati per le giovani coppie perché senza una casa è più difficile costruirsi una famiglia”. La presidente del Consiglio ha assicurato che “faremo tutto il necessario per ricostruire una società amica della famiglia e della natalità, nella quale la genitorialità sia protetta e sostenuta”. La premier ha anche fatto sapere che dopo aver avviato “la riforma dell’Irpef”, “ora è tempo di fare di più e concentrare la nostra attenzione sul ceto medio”. Sul lavoro invece “vogliamo continuare a sostenere le imprese” e “l’obiettivo è l’abbassamento strutturale del costo dell’energia che pesa come un macigno sulla competitività”.

“Andremo avanti con tre grandi riforme”

Meloni ha infine affermato che si andrà “avanti con la riforma della giustizia nonostante le invasioni di campo di una minoranza di giudici politicizzati che provano a sostituirsi al parlamento e alla volontà popolare” e che si andrà “avanti con le tre grandi riforme”, prima tra tutte “il premierato perché riteniamo” che “sia la migliore garanzia per la stabilità”, “uno straordinario fattore di competitività”, nonché “il modo migliore per affermare la democrazia”. “Andremo avanti anche con la riforma dell’autonomia differenziata e di Roma Capitale”, ha spiegato, “chiaramente avendo sempre cura che siano fattore di stimolo e non svantaggio competitivo per alcuni territori”. Passando al tema della formazione dei giovani, la premier ha detto che “sull’educazione non dobbiamo avere timore a trovare gli strumenti che assicurino alle famiglie di esercitare pienamente la libertà educativa: l’Italia è rimasta l’ultima nazione in Ue senza una effettiva parità scolastica, credo sia giusto ragionare sgombrando il campo da pregiudizi ideologici”. Concludendo l’intervento, la leader di Fratelli d’Italia ha sostenuto di non essere intervenuta al Meeting di Rimini per “cercare consenso ma per chiedere una mano”, “ciascuno prenda il suo cemento, i suoi mattoni perché è ora di costruire insieme”.

Meloni al Meeting di Rimini

Meloni era già stata al Meeting di Rimini nel 2022, con gli altri leader pronti a sfidarsi alle elezioni di settembre. L’invito le era stato reiterato anche due anni dopo per l’edizione 2024, ma in quell’occasione lo spazio della kermesse di Comunione e Liberazione fu occupato solo dai due vicepremier Antonio Tajani e Matteo Salvini. 

Vedi anche
Draghi bacchetta l’Europa, Metsola e Fitto rilanciano

ISCRIVITI AL CANALE WHATSAPP DI SKY TG24

TAG: