A prevalere nelle sue scelte di stile è piuttosto una questione di comodità e logistica, che si riflette anche nell’astuta preparazione dei bagagli. «Vedere tutto in ordine è molto utile. Prima, soprattutto nei viaggi last minute, prendevo cose a caso e le mettevo in valigia per poi dire “Oddio, mi sono dimenticata quello!”» racconta ancora la duchessa. «Così sono diventata più consapevole di quello che mi serve: ovvero capi semplici che posso combinare tra loro» aggiunge perentoria.
Un suggerimento, questo, a prima vista scontato, ma, forse, a ben pensarci, non così tanto. «Per esempio – spiega ancora la duchessa – se io e Heather uscissimo per un caffè o una colazione vanno bene maglietta bianca, jeans e un blazer sopra. Faccio lo stesso con altri colori che posso abbinare tra loro come pantaloni neri, maglietta nera, tacchi bassi e un maglione sulle spalle. Deve esser tutto intercambiabile. In questo modo se cambiano i piani puoi adeguarti facilmente».
Un trucchetto di stile facile facile quello di Meghan, da replicare alla prossima valigia, e che nasconde anni di presunta e studiata eleganza minimale – che comunque, dobbiamo ammetterlo, resiste indisturbata sebbene il look si componga di una semplice t-shirt bianca e un paio di jeans -.
Meghan Markle.
RUBA / ipa-agency.net
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Per le patite dei trick da valigia, Meghan Markle ne dispensa altri due. Il primo è quello di inserire dei foglietti ammorbidenti tra i vestiti, come quelli che si usano in lavanderia, in modo da avere il guardaroba nel bagaglio sempre profumato. Il secondo è quello di portarsi una federa – lei usa quella in seta – e inserire al suo interno un altro foglietto ammorbidente per avere il cuscino profumato nel luogo di soggiorno.
Ma c’è un pezzo chiave a cui Meghan non rinuncia mai quando parte per qualche destinazione: il cappellino con visiera, ma non uno qualunque, bensì quello che lei stessa ha fatto personalizzare per il 40esimo compleanno del marito. «Ho sempre un cappello da baseball. Questo – dice la duchessa mostrando l’accessorio – l’ho fatto ai 40 anni di mio marito, per lui e i suoi amici. È utile per andare a correre la mattina».
Praticità e romanticismo non sono mai andati così d’accordo.