Si è tenuta oggi, mercoledì 27 agosto, l’udienza al Tribunale dei minori di Milano nella quale il giudice ha assegnato la responsabilità genitoriale di tre dei minori coinvolti nell’investimento mortale di Cecilia De Astis al Comune di Milano. 

Il provvedimento riguardante la ragazzina di 11 anni è stato notificato alla madre, ma non è stata trovata. Gli altri due sono fratelli di 11 e 13, quest’ultimo era alla guida. Il giudice oggi ha ascoltato la madre dei fratelli e i padri, scortati dalla polizia perché in carcere. Del quarto ragazzino si sono perse le tracce, domani verrà sentito il padre. 

“Rieducateli per quanto possibile”

“È una situazione che già si conosce perché si sa di che cosa vivono – aggiunge l’uomo -, di quali espedienti vivono queste persone, si sa che vivono di furti, non nascondiamocelo. Dobbiamo essere forti tutti insieme, coesi in questa situazione e ribellarci e farci sentire”. Per Di Terlizzi i bambini “sono stati educati a rubare e, in questo caso, anche a uccidere senza porsi il minimo problema di coscienza”. Il figlio di Cecilia si augura che i ragazzini vengano mandati “in riformatorio, in un luogo dove possono essere rieducati, per quanto si possa rieducare chi è stato introdotto nella società con questa modalità”.

La morte di Cecilia De Astis

L’incidente è avvenuto l’11 agosto in via Saponaro a Milano. La donna camminava nell’area verde quando una Citroen bianca è uscita di strada finendo proprio in quel punto e investendola. Cecilia non ha avuto scampo. Nel frattempo le persone in auto sono fuggite. Si è scoperto dopo che si trattava di quattro ragazzini sotto i 13 anni che avevano rubato i bagagli all’interno dell’auto appartenente a un turista francese. I quattro hanno poi ammesso di aver trovato le chiavi di scorta della vettura negli effetti personali del proprietario della Citroen, e hanno deciso di tornare a prenderla. Poi, il tragico epilogo.