Sono i colori della terra, i suoi profumi e la natura agreste del paesaggio, che hanno accompagnato il creativo Massimo Zuccarelli e la compagna Martina Garardo nella scelta della loro dimora siciliana. “Ci troviamo appena sopra Noto, da qui ammiriamo la cittadina dall’alto, con la sua immensa bellezza barocca, senza tuttavia farci travolgere dalla confusione che caratterizza la località nei mesi estivi”.

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Uno scorcio della residenza disegnata dallo studio depaolidefranceschibaldan, immersa nella campagna della Val di Noto. A definire il progetto, l’incontro fra la costruzione preesistente, ora caratterizzata da conci in pietra, e il nuovo ampliamento rivestito in cocciopesto in nuance con la terra.

I proprietari salgono sulla loro Mehari solo per le spese necessarie, ma per tutto il resto del tempo la loro vita trascorre lenta in questo rifugio di intonaco e pietra. “Martina e io abbiamo a lungo cercato un luogo fuori dalle rotte ormai note della Sicilia, ma che fosse comunque capace di regalarci l’intensità e l’onestà di questa terra”, racconta Massimo. “Da qui vediamo il mare, ma viviamo in una dimensione più autentica, in qualche modo selvaggia”.

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Nella zona outdoor, tavolo in legno massello di abete con struttura e dettagli in ferro microforato e verniciato verde smeraldo.

Il volume preesistente, un rudere agricolo con il tetto a doppia falda, è stato il punto di partenza dell’intervento firmato dallo studio padovano depaolidefranceschibaldan, come ci raccontano Alessandro ed Elisabetta, due dei partner: “I primi segni che abbiamo tracciato sul foglio erano da subito decisi, secchi. La nuova struttura ha un carattere diverso, più rigoroso, quasi monolitico, per creare una relazione inaspettata con il vecchio edificio e con l’esuberanza della natura incontaminata che li circonda. Dall’antico essiccatoio, una piattaforma circolare in cemento lasciata come memoria del passato agricolo, abbiamo tracciato il viale d’ingresso”. Un asse che si prolunga fino all’interno della residenza, separando e connettendo i diversi ambienti. Su un lato, la zona giorno, che affaccia sulla piscina con living e pranzo outdoor; sull’altro, l’area più intima e privata destinata alle camere da letto e ai servizi.

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In cucina, la parete attrezzata è rivestita in maioliche gialle Cretto per Terraformæ, su disegno dei progettisti. Sedie Carimate di Vico Magistretti per Cassina, ciotola e vasi di artigianato marocchino. La parete di fondo è in conci di pietra di Noto, utilizzato anche per il rivestimento esterno.

È un progetto calibrato che ruota intorno agli equilibri, in cui l’abitazione preesistente, definita dalla pietra di Noto, è abbracciata dal nuovo ampliamento, rivestito in cocciopesto marrone, che richiama il colore della terra e delle carrube. “Volevo una casa che si integrasse nel paesaggio fino a mimetizzarsi, adattandosi alla morfologia del sito, e celebrando al tempo stesso l’intorno. Non a caso abbiamo scelto di chiamarla ‘modda’, la pianta spontanea diffusa in questa zona”, continua il proprietario.

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Nel living, divano su disegno dei progettisti con struttura in muratura rifinita in cocciopesto e rivestimento in cuoio naturale. Tavolino trilobato di Angelo Mangiarotti per Agapecasa. Lampada 265 di Paolo Rizzattoper Flos. Tappeto e candelabri di artigianato marocchino.

Per proteggere la privacy, i progettisti hanno ricreato una sorta di “fortezza contemporanea”, raccontano. “Ritmata da feritoie verticali, sui muri esterni e sulle pareti interne, e da carabottini in ferro disegnati su misura. Elementi che permettono alla casa di isolarsi o di aprirsi verso l’esterno, favorendo la ventilazione naturale e l’ingresso della luce”. Una soluzione che crea un particolare equilibrio termico negli spazi, rendendoli piacevoli da vivere in ogni stagione.

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Il patio interno ospita una pianta di limone posizionata al centro del cortile in battuto di cocciopesto con frammenti vulcanici e sabbie silicee.

La scelta dei materiali naturali è un altro tratto distintivo del progetto. I conci di pietra impiegati per il rivestimento dell’edificio preesistente non sono levigati ma conservano volutamente la texture lasciata dal taglio: “Imperfetti e materici, creano inaspettati effetti tridimensionali e giochi cromatici che variano con la luce del giorno”, proseguono gli architetti. Il cocciopesto in calce, arricchito con pigmenti di ossidi naturali, che caratterizza invece la nuova estensione, sottolinea e rafforza la relazione con il paesaggio. Al centro della zona giorno, prende la scena un grande volume contenitore rivestito in terracotta smaltata di color giallo intenso, che divide e connette gli ambienti: nella sala da pranzo accoglie i pensili della cucina, nel soggiorno ospita invece un grande camino, perfetto per le serate invernali. “È il buen retiro ideale: qui il ritmo è più lento, ma non ci annoiamo mai”, concludono i padroni di casa. “Tra un tuffo in piscina, la raccolta dei pomodori nel nostro piccolo orto e una lettura all’ombra dell’antico carrubo”.

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La piscina a sfioro si mimetizza perfettamente con il paesaggiograzie al rivestimento in mosaico ceramico colore verde smeraldo.

Modern living room with natural lighting and outdoor viewpinterestAndrea Ferrari

Nell’isola ribassata del soggiorno, il volume contenitore con camino è rivestito in maioliche smaltate effetto craquelé su disegno, Cretto per Terraformæ. Radiofonografo di Achille e Pier Giacomo Castiglioni per Brionvega.

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Andrea Ferrari