C’è una prima svolta investigativa nella vendetta a colpi d’arma da fuoco consumata davanti al locale Fiesta, nella nottata tra il 23 e il 24 luglio, all’Eur. Nel tardo pomeriggio di ieri la squadra mobile di Roma, collaborando con il distretto Esposizione, ha sottoposto a fermo di indiziato di delitto un uomo, romano di 60 anni.
Il fermo a Ostia
Gli agenti hanno bussato alla porta di casa sua, a Ostia Antica, e lo hanno portato in commissariato. Il fermo, secondo quanto appreso da fonti investigative, sarebbe fondato su telecamere e testimonianze. Il 60enne, infatti, sarebbe stato riconosciuto come il proprietario dell’auto in fuga dopo gli spari al Fiesta. La targa della vettura, infatti, è stata catturata dalle immagini di video sorveglianza.
Il sospetto e le indagini
L’uomo, che ad agosto compirà 61 anni, è accusato di concorso in tentato omicidio. Al momento, tuttavia, mancano alcuni tasselli. Tra tutti quello più importante. Il proprietario dell’auto in fuga non sarebbe l’uomo che ha sparato. Lui, la persona armata, è stata descritta come un uomo con tatuaggi di circa 35 anni. Non solo. Secondo alcuni testimoni, prima di sparare quell’uomo, ricercato dalla polizia, avrebbe detto di essere di Ostia.
Cosa sta succedendo a Ostia. L’ombra della nuova (vecchia) paranza che si sta facendo stradaLa sparatoria al Fiesta
Secondo quanto emerso i fatti si sarebbero consumati intorno alle 3. Almeno l’epilogo. Dentro al Fiesta, infatti, ci sarebbe stato un diverbio, poi diventato lite violenta. A quel punto i buttafuori del locale avrebbero allontanato la comitiva di Ostia. In due, dopo lo smacco di essere stati mandati via, hanno deciso di far valere la loro forza intimidatrice tornando davanti al locale. Uno è uscito dall’auto e ha sparato ad altezza uomo colpendo alla spalla un buttafuori che, soccorso, fortunatamente non è in pericolo di vita.
L’arma non si trova
Nell’auto e in casa del 60enne portato in commissariato ieri, tuttavia, gli investigatori non hanno trovato nessuna pistola. Un revolver, secondo le prime informazioni. Le indagini, dunque, continuano perché all’appello manca l’arma e chi materialmente ha fatto fuoco mirando ad altezza uomo.
Controlli sul locale
Contemporaneamente la polizia ha avviato anche una indagine amministrativa. Lo scorso mese, per una serie di rapine consumate e una aggressione a colpi di coltello, il Fiesta era stato temporaneamente chiuso. Le motivazioni, sempre quelle che fanno capo all’articolo 100 del Tulps, come abbiamo descritto in questo articolo della sezione Dossier.