Si chiamava Robin Westman, ha aperto il fuoco fuori dall’Annunciation Catholic School di Minneapolis, uccidendo 2 bambini e ferendone almeno altri 14, oltre a vari adulti, prima di togliersi la vita. Ventitré anni, la madre era una dipendente della stessa scuola. Diversi media Usa, citando forze dell’ordine, parlano di alcuni video online (per ora ricondotti a lui) con scritte che fanno riferimento al suicidio, “pensieri e idee estremamente violenti”, una lettera di scuse alla famiglia e uno schizzo manoscritto della disposizione interna di una chiesa. Non è ancora chiaro se si tratti della chiesa interna dell’Annunciation School. Altri filmati, secondo quanto dichiarato dalla polizia, restituiscono una sorta di manifesto in cui Westman fa riferimento ad altre stragi nelle scuole. Tra queste quella alla Sandy Hook, Connecticut, del 14 dicembre del 2012, in cui morirono 20 bambini e sei adulti. Il killer, Adam Lanza, si era tolto la vita prima di venire arrestato dalla polizia.
Armi, annotazioni in russo, scritte contro Trump e contro bambini
Le forze dell’ordine stanno indagando sui profili YouTube che hanno collegato a Westman. Tra gli altri elementi emersi: annotazioni in russo, diversi proiettili e armi, tra cui un fucile semiautomatico e un fucile da caccia. Non solo. The New York Post parla di un filmato in cui si vedono le scritte “Uccidi Donald Trump” e “Per i bambini” scarabocchiate proprio su riviste specializzate in armi e sui caricatori dei fucili.
Le tre armi con le quali Robin Westman ha ucciso due bambini e ferito 17 persone sono state acquistate legalmente, secondo quanto riferito dalla polizia.
Il cambio di nome
Westman è cresciuto a Richfield, Minnesota. Alla nascita il suo nome era Robert e non Robin: i media americani scrivono che aveva presentato richiesta per il cambio delle generalità quando aveva 17 anni, agli uffici della contea di Dakota. La domanda era stata accolta nel 2020.
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