Ancora qualche settimana e poi la Yamaha inizierà a scoprire le carte sul potenziale del suo nuovo motore V4. Lo sviluppo di questa nuova unità e della M1 realizzata intorno ad essa prosegue secondo le tabelle di marcia e Paolo Pavesio, Direttore Esecutivo di Yamaha Motor Racing ha annunciato oggi che Augusto Fernandez la porterà al debutto in un weekend di gara con la wild card che disputerà in occasione del Gran Premio di San Marino e della Riviera di Rimini, previsto per metà settembre.

“Ho alcune notizie importanti da condividere. Per Misano, puntiamo a vedere Augusto Fernandez correre per la prima volta in sella al nostro nuovo prototipo M1 dotato del motore V4”, ha annunciato Pavesio nell’ormai consueto debriefing che la Casa di Iwata pubblica sui suoi canali social dopo i Gran Premi.

“Questo è un segno concreto del nostro impegno per il futuro. Continuamo a spingere forte con la determinazione di ottenere il meglio da ogni weekend di gara”, ha aggiunto, con quella che è sembrata una risposta alle dichiarazioni rilasciate ieri da Fabio Quartararo, dopo l’ennesima gara deludente in Ungheria.

 

“El Diablo”, infatti, si è lamentato di una M1 che ormai non ha aggiornamenti significativi da tempo, dicendo che la sua speranza quindi è che in Giappone gli sforzi ora si concentrino sul concetto V4, che sarà quello della moto del futuro.

“Spero che se si concentrano su qualcosa, sia solo una. È già difficile fare bene una cosa, quindi se iniziano a farne due contemporaneamente, penso che sia il modo migliore per commettere un errore totale. Spero che si concentrino totalmente sul V4, perché non abbiamo nulla di nuovo in arrivo”, ha detto Quartararo a caldo, dopo il decimo posto del Balaton Park.

Misano era già stata indicata come una tappa cruciale dello sviluppo del V4, perché doveva essere la sede della prima uscita con i piloti titolari, in occasione della giornata di test che si terrà al lunedì dopo il Gran Premio. Ora però è chiaro che lo diventa ancora di più, perché ci sarà un primo confronto con la concorrenza in un vero e proprio weekend di gara. E per la prima volta sarà un confronto ad “armi pari”, visto che la Yamaha è l’unica ad avere ancora un motore con quattro cilindri in linea in mezzo ai V4 degli avversari.

Evidentemente, i tecnici della Casa giapponesi ritengono concluso il lavoro alla ricerca dell’affidabilità che è stato portato avanti dallo stesso Fernandez con il supporto di Andrea Dovizioso, e che sia arrivato il momento di iniziare ad andare a caccia delle prestazioni anche con il nuovo prototipo. Anche perché, se vuole tenersi stretta Quartararo anche nel 2027, la Yamaha ha bisogno di dare un segnale importante alla sua punta di diamante, che da qualche settimana non nasconde più il suo malcontento.

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