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Ritorno a scuola: come viverlo senza ansia e stress. Il decalogo di Tata Francesca
SSalute mentale

Ritorno a scuola: come viverlo senza ansia e stress. Il decalogo di Tata Francesca

  • 28 Agosto 2025

di
Valentina Rorato

Francesca Valla, insegnante, counselor, scrittrice e tata nel programma «SOS tata», ha elaborato un decalogo di consigli per un back to school sereno. Parola d’ordine: organizzarsi prima

Il ritorno tra i banchi di scuola segna la fine delle vacanze e la ripresa di tutti quegli impegni e responsabilità che sono stati messi in stand by per tre lunghi mesi. 

Questo passaggio suscita sempre un’ampia gamma di emozioni, che vanno dall’entusiasmo di rivedere i compagni all’apprensione per un nuovo capitolo di studi. 
La chiave per affrontare il momento con sicurezza non risiede nel caso, ma in una preparazione misurata. Organizzarsi in anticipo è una strategia pratica, che alimenta il senso di controllo e la fiducia in se stessi. 



















































Ne abbiamo parlato con Francesca Valla, insegnante, counselor, scrittrice e famosa tata della tv nel programma «SOS tata», che ha elaborato un decalogo di consigli per un back to school senza stress.

1 Rivedere con calma i compiti e ripassare, ma senza fretta
«Un paio di settimane prima dell’inizio della scuola bisogna dedicare qualche giorno al controllo dei compiti e al ripasso, ma i giorni che precedono l’inizio è invece prioritario dare spazio solo al riposo».

2 Organizzarsi e fare ordine
«É importante preparare e organizzare il materiale scolastico insieme, quindi valutando che cosa dell’anno precedente si può riutilizzare per poi acquistare la cancelleria necessaria. In questa fase, si deve coinvolgere il figlio o la figlia, perché la scelta e la preparazione dello zaino spingono alla motivazione e creano senso di responsabilità».

3 Dare delle regole
«È il momento ideale di definire qualche regola da interiorizzare, quindi magari anche da scrivere con i più piccoli. Per esempio, lo zaino e l’outfit del giorno dopo devono essere pronti la sera prima, rigorosamente preparati dal figlio o dalla figlia; poi è importante stimolare il bambino o il ragazzo a tenere la propria camera in ordine, perché l’ordine della camera aiuta l’ordine mentale, permette una migliore organizzazione della scrivania e l’affrontare i compiti in maniera più proficua».

4 Creare una routine
«Qualche giorno prima della campanella, bisogna riallineare gli orari del sonno, del risveglio e il momento dei pasti. Durante le vacanze ci siamo concessi qualche strappo alla regola: siamo andati a letto e ci siamo alzati più tardi, magari abbiamo fatto anche qualche sgarro alimentare. Diventa fondamentale reimpostare una routine in vista della scuola, riprendere un’alimentazione equilibrata e ricominciare a fare attività fisica. Solitamente lo sport inizia con la ripresa scolastica, se non dopo, ma è auspicabile riuscire a tenere sempre coltivato il movimento, che serve per scaricare le tensioni, magari ritrovandosi con gli amici, per favorire la socialità».

5 Dare uno spazio alle emozioni
«Il rientro viene sempre vissuto dai figli e dalle figlie con una certa fatica e alcune emozioni talvolta possono essere amplificate. É importante aiutare i bambini e i ragazzi a regolarle e a farle fluire. Il compito del genitore è quello di non sminuirle, ma neanche di enfatizzarle, quindi travolgendo il figlio con le nostre emozioni. Potrebbero, per esempio, raccontarci un certo timore a riprendere la socialità con i propri compagni, magari perché ci sono state delle occasioni non piacevoli. Il rientro potrebbe quindi essere un po’ più sfidante. É l’occasione per insegnare a rimettersi in gioco, a riprendere le fila delle relazioni, magari con un atteggiamento più benevolo».

6 Eliminare i giudizi e le minacce
«Spesso e volentieri, oltre ai vari imperativi, usiamo frasi del tipo “se non fai quello…”, “sei sempre il solito” o “te lo avevo detto”… tutte queste frasi, ripetute in maniera sistematica, tolgono energia, non alimentano nel figlio o nella figlia la voglia di fare e non danno spazio all’autonomia. Si deve cercare di avere un linguaggio più positivo, più rispettoso, anche verso la scuola».

 7 Aiutiamo i figli a vivere la scuola con serenità
«Diamo la possibilità ai ragazzi di mettere in campo la loro voglia di imparare. Aspettative troppo alte, al di sopra della soglia di sopportazione, così come la costante ricerca di perfezione creano davvero tanta tensione. Il nostro supporto è quello di stimolare e non punire».

8 Conservare un sapore di vacanza anche in città
«Una volta rientrati, manteniamo il sapore di vacanza il più a lungo possibile. Nel weekend si può vivere e riscoprire la propria città con occhi nuovi, ad esempio visitando i musei, passeggiando e partecipando a degli eventi del territorio. Oppure, può essere bello anche programmare qualche gita fuori porta».

9 Coltivare la calma e fare un passo indietro
«Procuriamoci calma e ottimismo, perché i figli riflettono e risentono di ciò che vivono in famiglia. É importante ricordarci che è il loro percorso scolastico, è il loro viaggio. Noi possiamo accompagnarli, possiamo affiancarli, possiamo sostenerli, ma non sostituirci. Lasciamoli fare, senza intrometterci troppo».

10 Nutriamo la loro autostima
«Dimostriamo fiducia nelle loro capacità, soprattutto durante i loro inciampi e i loro sbagli. Spesso e volentieri tendiamo a riconoscere valore quando le cose vanno bene, quando sono ineccepibili. Invece, è proprio durante l’errore che dobbiamo sostenerli e aiutarli a fare da soli. Ovviamente, con equilibrio. Un figlio che ha una buona autostima è un figlio che si sente sicuro e capace di affrontare situazioni di novità, così come tutte quelle le sfide che potrebbero presentarsi durante l’anno scolastico».

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28 agosto 2025

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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