È ormai palese come l’edizione 2025 del Mondiale di F1 verrà vinta da un pilota McLaren, sia esso Oscar Piastri o Lando Norris. Liberty Media già si frega le mani, perché per una ragione o per un’altra, il nuovo Campione del Mondo rappresenterà un purosangue da cavalcare sul piano della promozione mediatica.

Cominciamo da Piastri. Se dovesse imporsi, ci sarebbe modo di venderlo sotto due differenti aspetti. Innanzitutto sarebbe il primo nato nel XXI secolo a vincere l’Iride, avendo visto la luce nel 2001. Soprattutto, in caso di successo, l’australiano diventerebbe il primo non europeo a fregiarsi del casco iridato dai tempi di Jacques Villeneuve, Campione nel 1997.

Sono dunque trascorsi 28 anni dall’ultimo trionfo di un pilota esterno al Vecchio Continente. Juan Pablo Montoya nel 2003 e Felipe Massa nel 2008 sono andati vicini all’affermazione suprema, venendo però battuti in volata rispettivamente da Michael Schumacher e Lewis Hamilton.

Piastri sul trono della F1 sarebbe un bel viatico per promuovere un Circus sempre più globale nel calendario, ma ovviamente fortemente ancorato all’Europa sia per tradizione che, soprattutto, per quanto concerne la provenienza dei protagonisti in pista, nonostante la quota extra-europea di piloti stia aumentando in tempi recenti.

Se, invece, dovesse essere Norris il Campione del Mondo 2025, Liberty Media “cascherebbe in piedi” come si suole dire. Le indagini di mercato rivelano come Lando sia il pilota più popolare fra gli appassionati più giovani e fra le donne, ossia i due ambiti su cui Liberty Media punta maggiormente per espandere la cosiddetta fan-base della massima categoria automobilistica.

Insomma, comunque vada, sarà un successo. Per la McLaren, ovviamente, ma anche per i Padroni del Vapore. Perché avranno combustibile in abbondanza per la promozione del prodotto F1, nella speranza che la lotta per il titolo resti corretta e si protragga sino ad Abu Dhabi, dinamica grazie alla quale la narrazione sarebbe ancora più efficace.