La Commissione Europea ha adottato due Decisioni di esecuzione (25 agosto 2025) che ritoccano misure e calendari per il controllo della dermatite nodulare contagiosa (LSD) in Italia e Francia. I provvedimenti, pubblicati nella Gazzetta Ufficiale UE del 27-28 agosto, sostituiscono gli allegati delle Decisioni di fine luglio, per riflettere l’evoluzione epidemiologica e l’avanzamento delle campagne vaccinali.
Italia
Con la Decisione (UE) 2025/1764, Bruxelles aggiorna gli allegati della Decisione (UE) 2025/1582, fissando durata e perimetri delle zone di protezione e sorveglianza in Sardegna (basate su cerchi di 20 e 50 km attorno ai focolai) e istituendo le zone di vaccinazione I e II per Valle d’Aosta e Sardegna a livello unionale. Il ritocco arriva dopo la notifica italiana di 26 focolai aggiuntivi tra Nuoro e Sassari (25 luglio–8 agosto).
Sul calendario delle zone in Sardegna, la Commissione formalizza il periodo delle aree intorno ai focolai fino a fine novembre 2025 per la fascia più vicina e dal 1° al 17 dicembre 2025 per la sorveglianza allargata (fascia più ampia). Inoltre, l’ulteriore zona soggetta a restrizioni coincide con l’intero territorio regionale (escluse le aree già in protezione/sorveglianza) fino al 18 dicembre 2025.
È prorogato anche il divieto di movimentazione dei bovini da tutta la Sardegna verso l’esterno dal 19 dicembre 2025 al 18 gennaio 2026 (misura dell’articolo 3).
Capitolo vaccinazioni
La Sardegna rientra nella zona di vaccinazione II fino al 21 ottobre 2025; dal 22 ottobre 2025 l’intera isola passa in zona di vaccinazione I fino al termine del “periodo di recupero” previsto dal Reg. delegato (UE) 2023/361. Per la Valle d’Aosta, le aree incluse nella zona di sorveglianza (definita attorno ai focolai francesi) sono in zona II fino al 30 settembre 2025; il resto della regione è in zona I fino al 30 settembre e tutta la Valle d’Aosta passa in zona I dal 1° ottobre 2025 fino alla fine del periodo di recupero.
Da segnalare, per la frontiera nord-occidentale, che la zona di sorveglianza in Valle d’Aosta (50 km attorno agli eventi francesi) resta applicabile fino al 27 settembre 2025.
Francia
La Decisione (UE) 2025/1762 ricalibra gli allegati della Decisione (UE) 2025/1708 per la regione Alvernia-Rodano-Alpi (Ain, Savoia, Alta Savoia, Isère), aggiornando i comuni inclusi nelle zone e fissando le nuove scadenze: zona di protezione fino al 13 settembre 2025 e zona di sorveglianza dal 14 al 30 settembre 2025. Viene inoltre vietata la movimentazione dei bovini al di fuori del perimetro esterno delle zone fino alle date indicate in allegato.
Per la vaccinazione, la Commissione stabilisce un percorso in due fasi: le municipalità elencate nell’Allegato I rientrano in zona di vaccinazione II fino al 18 ottobre 2025, per poi passare in zona di vaccinazione I dal 19 ottobre 2025 e fino al termine del periodo di recupero fissato dalla Francia.
In pratica: cosa cambia per gli operatori
Per l’Italia, in Sardegna resta una cornice di restrizioni fino a metà dicembre, con un successivo stop ai movimenti 19 dicembre–18 gennaio; sul fronte vaccini, Sardegna in zona II fino al 21 ottobre e zona I dal 22 ottobre, mentre la Valle d’Aosta completa la transizione a zona I dal 1° ottobre, dopo la fase in zona II limitata alle aree in sorveglianza fino al 30 settembre.
Per la Francia, gli allevamenti nei quattro dipartimenti ARA devono fare riferimento ai nuovi elenchi comunali e alle scadenze: protezione fino al 13/9, sorveglianza 14–30/9, poi vaccinazione con passaggio da zona II (fino al 18/10) a zona I (dal 19/10) sino al termine del periodo di recupero.
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