Nell’attacco, avvenuto nella chiesa della scuola cattolica dell’Annunciazione dove alunni e insegnanti erano riuniti per partecipare alla messa, sono morti due bambini di otto e dieci anni. Altri 17 invece sono rimasti feriti. Tra gli elementi rinconducibili al killer, il 23enne Robin Westman che dopo la sparatoria si è tolto la vita, è emerso anche un messaggio incendiario sui caricatori delle sue armi, tra cui uno che recitava “Uccidere Donald Trump”
Proseguono le indagini sulla sparatoria nella scuola cattolica dell’Annunciazione a Minneapolis. Nell’attacco, avvenuto nella chiesa del complesso scolastico dove alunni e insegnanti erano riuniti per partecipare alla messa, sono morti due bambini di otto e dieci anni. Altri 17 invece sono rimasti feriti. Tra gli elementi rinconducibili al killer, il 23enne Robin Westman (CHI ERA), è emerso anche un messaggio incendiario sui caricatori delle sue armi, tra cui uno che recitava “Uccidere Donald Trump”.
A seguito della sparatoria Westman si è tolto la vita. Diversi media Usa, citando forze dell’ordine, hanno riferito anche di alcuni video online (per ora ricondotti a lui) con scritte che fanno riferimento al suicidio, “pensieri e idee estremamente violenti”, una lettera di scuse alla famiglia e uno schizzo manoscritto della disposizione interna di una chiesa.
La sparatoria alla scuola cattolica di Minneapolis
Vestito di nero, Westman ha aperto il fuoco, con un fucile e due pistole, attraverso le finestre della chiesa. Come ha specificato la polizia, almeno due delle porte della struttura erano state barricate dall’esterno utilizzando assi di legno di 5 per 10 cm. Ipotizzabile quindi che le avesse bloccate il responsabile, che ha colpito bambini al collo e alla schiena. Un testimone ha riferito ai media locali di aver visto un uomo, al di là della vetrata della sala dove si stava svolgendo la messa, sparare con un fucile da guerra tra i 50 e i 100 colpi. La sparatoria, secondo un altro testimone, è durata circa tre minuti. Il presidente statunitense Donald Trump l’ha definita una “tragica sparatoria” e ha aggiunto: “Prego per i nostri ragazzi e insegnanti, la cui prima settimana di scuola è stata rovinata da questo orribile atto di violenza”. Nel frattempo, l’Fbi, che indaga sulla vicenda, l’ha definita “un atto di terrorismo interno e crimine d’odio contro i cattolici”.
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I messaggi del killer
Alcuni filmati, secondo quanto dichiarato dalla polizia, hanno restituito una sorta di manifesto in cui l’aggressore faceva riferimento ad altre stragi nelle scuole. Oltre al messaggio incendiario su Donald Trump riportato sui caricatori del 23enne, sono state rinvenute anche le immagini di un video manifesto, in cui appaiono le scritte “Israele deve morire” (affissa sul caricatore dei fucili di Westman) e “Come la fenice risorgiamo dalle nostre ceneri”.
La testimonianza
Tra le testimonianze della tragica sparatoria, anche quella di un bambino di quinta elementare che, come riporta la Cnn, ha raccontato di essere stato “protetto dagli spari da un amico durante la messa”. L’alunno ha riferito al quotidiano statunitense che “l’amico è stato poi colpito alla schiena mentre tutti gli altri compagni si nascondevano sotto i banchi e ora è in ospedale”. “Era proprio accanto a me. Ero a due posti di distanza dalle vetrate, quindi gli spari erano proprio vicino a me”, ha detto il bambino. “Il mio amico Victor, però, mi ha salvato, perché si è sdraiato sopra di me, ma è stato colpito”, ha detto raccontato.
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