Non sono bastate al sindaco di Sorano, Ugo Lotti, le rassicurazioni del direttore generale dell’Asl Toscana Sud est, Marco Torre, nella riunione convocata per discutere della situazione nell’area delle Colline dell’Albegna, a partire naturalmente dal caso della chiusura momentanea del reparto Medicina dell’ospedale di Pitigliano per lavori di ristrutturazione che partiranno il 18 agosto.

Tanto che Lotti scrive una lettera aperta ai cittadini. “Fino a pochi anni fa – ricorda il sindaco – il distretto sanitario di Sorano garantiva un servizio efficiente: erano presenti quattro medici di base, ben collegati tra loro, oltre al medico della guardia medica. Questo permetteva una copertura sanitaria costante, con la presenza di almeno un medico in ogni momento della giornata. Purtroppo, nel tempo, questo servizio è stato progressivamente smantellato. Oggi ci ritroviamo con soli due medici a disposizione, e in questo periodo, per via delle ferie della dottoressa Paradisi, nel distretto operano un medico e un sostituto. Quest’ultimo, però, pur essendo previsto, non si è presentato, lasciando scoperta un’assistenza già ridotta ai minimi termini.  Non solo: non è stato ancora trovato un sostituto per il dottor Gagliardi, che è andato in pensione da mesi. Questo comporta che i pazienti di Montevitozzo siano costretti a recarsi fino a Sorano, con evidenti disagi, soprattutto per le persone più anziane o in difficoltà”.

“A questa situazione già complessa – aggiunge Ugo Lotti – si aggiunge quella dei lavori infiniti al tetto del distretto sanitario, iniziati ormai tre anni fa. Il cantiere, situato nella piazza principale del paese, è diventato parte integrante del paesaggio. Solo grazie a continui e pressanti solleciti da parte nostra si è riusciti a far smontare una parte dei ponteggi. Tuttavia, è davvero incredibile apprendere che, dopo il 25 agosto, questi ponteggi verranno nuovamente rimontati per consentire l’ultimazione dei lavori, con una nuova scadenza fissata, si spera definitivamente, al 10 ottobre. A questo punto, è legittimo chiedersi quali siano i reali costi di questo cantiere eterno, sia economici che sociali“. 

“Vorrei anche esprimere il mio rammarico – prosegue Ugo Lotti – per quanto accaduto nell’incontro con l’Asl di mercoledì 23 luglio. Mi aspettavo un fronte compatto da parte degli amministratori locali, uniti a difesa del diritto alla salute dei nostri cittadini. Invece il sindaco di Pitigliano, non solo ha scelto di non intervenire durante il confronto, ma quando ha deciso di parlare, ha rivolto un attacco diretto nei miei confronti, accusandomi di ipocrisia davanti ai rappresentanti della Asl. È stato un comportamento controproducente, che ha indebolito la nostra posizione agli occhi dell’interlocutore, che poteva essere fatto in altra sede.  È assolutamente legittimo dissentire o avere punti di vista differenti, ma non lo è offendere. Aggiungo anche che non devo a lui spiegazioni in merito alle mie eventuali assenze alle assemblee dei sindaci.  Detto questo, credo che l’obiettivo comune debba essere la tutela dei nostri cittadini e non certo gli scontri personali che a poco servono soprattutto in territori come i nostri, uniti da problematiche simili e dalle stesse esigenze”.

“Dalla riunione con la Asl – riporta il sindaco – sono stati ottenuti alcuni risultati, che pur non risolvendo tutto, rappresentano un primo passo. Il periodo di chiusura del reparto di medicina dell’ospedale di Pitigliano è stato ridotto a 45 giorni e ci è stata data assicurazione che riaprirà completamente entro l’1 ottobre, con l’impegno di cercare di anticipare questa data. Al pronto soccorso saranno attivati quattro posti letto per brevi degenze e sarà integrato il numero delle ambulanze. Si tratta, come ho detto, di un risultato parziale. Con una maggiore collaborazione da parte di tutti, forse avremmo potuto ottenere qualcosa in più”.

“Infine, voglio ribadire con forza una verità che troppo spesso viene ignorata: il territorio di Sorano si estende per circa 180 km quadrati, comprende dieci frazioni, numerose borgate e abitazioni sparse, ed è attraversato da una rete stradale complessa, in molti tratti ancora a fondo bianco e difficile da percorrere. È evidente come sia fondamentale mantenere un presidio sanitario di prossimità. Le distanze da Orbetello, Grosseto e ancor più da Castel del Piano rendono impossibile pensare che i nostri cittadini possano fare affidamento solo su strutture lontane e difficili da raggiungere.  Continuerò, con impegno e determinazione, a difendere i diritti della nostra comunità, a partire da quello alla salute. Lo farò come sempre: con serietà, spirito costruttivo e rispetto delle istituzioni. Ma anche con la ferma convinzione che i problemi si affrontano insieme, con rispetto reciproco, non con attacchi personali e sterili polemiche”.