Il coach del numero 1 del mondo ha rilasciato una lunga intervista al sito ufficiale dell’ATP subito dopo Wimbledon

Foto di Felice Calabrò

Jannik Sinner è tornato ad allenarsi proprio in questi giorni, con l’obiettivo di ritrovare la forma migliore in vista del Masters 1000 di Cincinnati. Il numero 1 del mondo – che sarà chiamato a difendere il titolo in Ohio – ha deciso di saltare il Canadian Open in programma a Toronto, nonostante abbia ricordi dolcissimi legati a questo torneo (dove ha conquistato il primo Masters 1000 della sua carriera due anni fa). Dopo essere diventato il primo italiano di sempre a vincere Wimbledon, il fuoriclasse azzurro aveva bisogno di ricaricare le pile e si è rilassato dapprima a Sesto Pusteria e poi in Sardegna, prima di annunciare la sorprendente decisione di reintegrare Umberto Ferrara nel suo team. Quest’ultimo era stato licenziato circa un anno fa a causa del suo coinvolgimento nel ‘caso Clostebol’, che ha costretto Jannik ad attraversare il momento più duro della sua giovane carriera.

Ad assistere il quattro volte campione Slam è Montecarlo c’è anche il suo coach Simone Vagnozzi, che ha rilasciato un’intervista davvero interessante al sito ufficiale dell’ATP proprio in questi giorni. Simone si è soffermato innanzitutto sull’attitudine di Sinner: “Jannik è un ragazzo molto calmo e maturo per la sua età. Sa esattamente cosa vuole ottenere e dà sempre il massimo, ma al tempo stesso è anche divertente e giocoso. Il suo segreto è proprio l’incessante desiderio di migliorarsi, il che gli permette di arrivare al campo pienamente motivato ogni singolo giorno.”

Vagnozzi ha parlato anche della splendida rivalità tra Sinner e Alcaraz: “Carlos è un giocatore davvero speciale, che è in grado di crearti dei problemi che gli altri giocatori non ti sanno creare. Più ti alleni ad affrontare determinate situazioni e più sarai pronto in partita. Un giocatore deve essere bravo a non esaltarsi troppo quando le cose vanno bene e a non abbattersi eccessivamente quando non succede ciò che ci si aspettava.”

Non poteva mancare un breve commento sul futuro di Darren Cahill: “Abbiamo ruoli diversi all’interno del team: io mi occupo soprattutto della parte tecnica e tattica, mentre lui si dedica maggiormente alla parte mentale ed emotiva. Al momento non c’è nulla di certo, ma saremo tutti molto contenti se deciderà di rimanere.”