Una stagione da dimenticare per Alex Rins, almeno fino alla pausa estiva. In sella alla Yamaha M1 proverà a compiere uno step in avanti dopo la ripresa, ma la luce in fondo al tunnel sembra ancora distante. Risultati davvero scoraggianti per l’ex pilota Suzuki, tanto che nel paddock MotoGP si era sparsa la voce che potesse chiudere i contatti con Iwata prima della scadenza di contratto.

Il periodo ‘no’ di Alex Rins

Alex Rins ha centrato la sua ultima vittoria in classe regina nel 2023, in sella alla Honda del team LCR. Dopo di che un infortunio accorso nella Sprint Race del Mugello l’ha costretto ad un lungo stop. Dal 2024 è un pilota del team Yamaha factory, con Fabio Quartararo come compagno di squadra. Un confronto che gli sta costando molto anche a livello di morale. Basta dare un’occhiata alla classifica generale della MotoGP. il francese è 9° con 102 punti, lo spagnolo 18° a quota 42. Persino Jack Miller, pilota del team satellite Pramac, è davanti a Rins.

A Brno è arrivato 15esimo, centrando la zona punti di un soffio, anche per via di alcune cadute altrui. Un altro boccone amaro da dover digerire… “Può sembrare ripetitivo, ma è sempre la stessa cosa. Alla fine, è molto difficile da gestire. La mancanza di grip, la trazione, il fatto di spingersi un po’ troppo lontano a causa della mancanza di potenza del motore per cercare di sorpassare. Questo è il nostro problema più grande al momento. E questo è tutto. Ci sono due strade che possiamo percorrere: arrenderci o continuare a lavorare“.

I problemi della M1

Alex Rins sta pensando di continuare e provare a sfruttare la seconda parte di stagione MotoGP per avvicinarsi quantomeno a Quartararo. Il compagno di box ha la capacità di essere più veloce sul giro secco, quindi a partire più avanti. “La differenza più grande al momento con lui o, per esempio, con Jack, è che loro sono in grado di strappare qualche decimo in più di me in qualifica e di qualificarsi meglio. Questa è la differenza più grande“.

In casa Yamaha tutti sono in attesa di passare al motore V4 e archiviare quanto prima il quattro cilindri in linea. Ma serve ancora tempo, stringere i denti… forse fino alla rivoluzione attesa per il 2027. “La fabbrica sa qual è il problema. È molto simile al problema che abbiamo avuto dall’inizio dell’anno. Anche quello che abbiamo avuto l’anno scorso. Quindi non sanno cosa dire. Conoscono il problema e stiamo cercando di migliorarlo. Tutto qui“, ha concluso il pilota catalano. “Sanno già che non spenderanno per quello che c’è già. In pratica stiamo aspettando il futuro“.

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