Guido Monaco (commentatore tecnico di Eurosport) si è espresso con la consueta sincerità nel corso dell’ultima puntata di TennisMania, in onda sul canale Youtube di OA Sport. Gli US Open stanno tenendo banco e si possono trarre degli spunti ai primi giorni di incontri. In casa Italia ci sono state delle vittorie, ma anche delle sconfitte dolorose come quelle di Matteo Arnaldi e di Lorenzo Sonego.
“I ko di Arnaldi e di Sonego fanno male, perché erano match che avrebbero potuto e dovuto vincere. Matteo ha giocato contro una versione di Cerundolo molto dimessa nei primi tre set. Probabilmente, anche per via del suo problema agli addominali, l’argentino faceva fatica a giocare. Il ligure ha vinto bene i primi due set, è andato avanti di un break nel terzo, ma poi si è fatto recuperare. Ha dato l’opportunità al sudamericano di riprendersi e nei restanti parziali non c’è stata storia“, ha dichiarato Monaco.
“Giusto parlare di un’occasione mancata come anche per Sonego. Per certi versi, la prestazione del piemontese è ancora peggiore. Ha perso un secondo set in maniera incredibile, poi ha vinto il terzo e il quarto parziale 6-1 ed era avanti di un break nel quinto. Ha concesso il contro-break immediato e al tie-break ha giocato meglio l’australiano. Magari non è carino da dire, ma sia lui che Arnaldi hanno resuscitato due morti“, la sottolineatura del commentatore tecnico di Eurosport.
Monaco ha poi criticato la situazione di Novak Djokovic: “Per me, non è in grado di competere. Siamo al cospetto di un ex giocatore, che fatica anche a muoversi. Io sono sempre più perplesso dalla sua partecipazione in questo torneo. Sappiamo quanto in passato sia stato in grado di salire di livello, ma non mi sembra affatto competitivo. Questo suo ostinarsi a giocare per i record non vedo a cosa possa servirgli e una stagione organizzata così da parte sua non mi convince. Inoltre, io credo che ci sia anche un po’ di confusione nella gestione del proprio team“.
Si è poi parlato della prestazione di Mattia Bellucci contro Carlos Alcaraz, con la vittoria netta nel secondo turno a New York dello spagnolo: “Avevo già detto che il dritto di Bellucci sta in aria un quarto d’ora. Mi immaginavo che non potesse fare partita con Alcaraz e così è stato. Ha un grosso handicap con questo colpo e sinceramente credo che possa fare molto fatica a garantirsi una classifica da top-50 se non riesce ad appesantirlo un po’“.
Approfondendo invece la prova di Jasmine Paolini: “Ha affrontato una partita tosta contro l’americana Jovic, visto che ha dovuto annullare diverse palle break. Mi sembra una Jasmine molto più serena e meno frettolosa. In sostanza, quanto accaduto a Cincinnati le ha fatto bene. Certo, affronterà un percorso difficile: nel terzo turno giocherà contro Vondrousova e poi eventualmente contro Rybakina e Sabalenka. Non è stata fortunata nel sorteggio, ma la miglior Paolini può arrivare ai quarti di finale“.
È stato poi chiesto quali previsioni fare in ottica Coppa Davis per l’Italia, che disputerà direttamente la fase finale in qualità di Paese organizzatore: “Se Berrettini fosse in condizione lo convocherei sempre con Sinner, altrimenti bisogna guardare al rendimento stagionale e alla forma fisica. Anche Darderi può essere una risorsa. Su di lui, però, voglio dire una cosa e spero di non essere frainteso. Luciano, per quanto mi riguarda, è argentino perché è nato e cresciuto lì. Poi ha fatto una scelta che si è rivelata corretta, potendo rappresentare l’Italia. Tuttavia, io faccio fatica a reputarlo italiano al 100%. Debbo anche dire che sta facendo qualcosa di eccezionale, legato alle sue qualità“.
Si è poi approfondito il tema “Jannik Sinner”: “Chiaramente se il seguito in Italia è così importante lo si deve a quanto di straordinario sta facendo questo ragazzo. Tuttavia, le valutazioni che si fanno prescindono da questo aspetto che è una mera constatazione, perché qui parliamo di tennis. Cosa possiamo dire del suo esordio a New York? Sinceramente, mi sono chiesto come fosse possibile che il suo avversario, Vit Kopriva, fosse n.89 del mondo. Un dritto bruttissimo da vedere come il servizio. Il tennis però non è fatto di estetica ed evidentemente questo giocatore è riuscito a essere molto efficace, sfruttando al meglio le sue caratteristiche nel proprio percorso. Sinner, però, quando incontra giocatori che hanno un tennis simile al suo non dà chance. Lui è una macchina che mette insieme potenza, continuità e voglia di finire il match nel più breve tempo possibile. Non ti lascia chance. Jannik è quello che è stato Djokovic, ma con maggior potenza. Kopriva non poteva neanche pensare di fare partita. Popyrin penso avrà maggiori possibilità. Poi Sinner è uno che vuole affrontare giocatori tosti per mettersi alla prova, ha meno preoccupazioni di quante possiamo averne noi. Questo non significa che non sia umano e non abbia qualche debolezza, come ad esempio il somatizzare un po’ i suoi problemi fisici. Penso al cerotto del primo turno. Di sicuro, Jannik cercherà di attaccare l’australiano per mettere a nudo le difficoltà difensive del suo rivale. Aggiungo che io penso che all’azzurro piaccia giocare prima e quindi di giorno, mentre Alcaraz la sera. Non c’è alcun complotto, anzi credo proprio che siano i tennisti a chiederlo“.
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