Si riparte dal podio

Dopo due settimane di riposo il Circus della F1 torna in scena a Spa-Francorchamps, sulla pista forse più affascinante e iconica dell’intero calendario iridato. Si riparte da dove si era lasciato: a Silverstone tanto per cambiare si era imposta la McLaren – con una doppietta Norris-Piastri – ma soprattutto la notizia era arrivata dal terzo gradino del podio, occupato incredibilmente da Nico Hulkenberg, che con la Sauber ha costruito una gara capolavoro rimontando da 19esimo a terzo e si è regalato finalmente, dopo 239 GP, la prima top-3 in carriera.

Un’enorme soddisfazione anche per l’ex team principal della Ferrari, Mattia Binotto, che adesso è il direttore operativo e direttore tecnico del team elvetico, che dal prossimo anno si trasformerà nel team ufficiale Audi. Il manager italiano nel media day di Spa è stato protagonista di una lunga intervista ai microfoni del quotidiano La Stampa, al quale ha parlato del clamoroso risultato raccolto in terra inglese ma anche del futuro e del fascino rappresentato dalla grande sfida di guidare l’esordio assoluto di un marchio come Audi in F1.

La nuova sfida di Audi

“Il terzo posto di Silverstone? Non ci aspettavamo un simile risultato così presto – ha commentato Binotto – siamo felici per Nico, se lo meritava. A inizio stagione siamo partiti con una prestazione inferiore alle aspettative, ma la squadra ha saputo reagire e ora si vedono i frutti di questo lavoro“. A prescindere dall’acuto di Hulkenberg, questa è chiaramente una stagione di transizione per il team di Hinwil, in attesa provare a scalare le gerarchie della griglia grazie all’avvento di Audi e provando ad approfittare del rimescolamento delle carte rappresentato dal nuovo regolamento tecnico.

Le similitudini con la Ferrari di 30 anni fa e gli obiettivi per il futuro

Binotto, parlando dell’avventura della casa Ingolstadt ha provato a tracciare un parallelo con l’epoca del suo approdo sotto le insegne del Cavallino, a metà degli anni ’90: “Se ripenso al 1995, quando iniziai a lavorare a Maranello, ritrovo tanti elementi in comune. Todt era arrivato da un paio di stagioni, era un momento di ricostruzione e rinnovamento”. L’ex numero uno del muretto Ferrari ha anche indicato una data precisa nella quale si aspetta che l’Audi possa iniziare a vincere: il 2030. E nel farlo, Binotto è sembrato lanciare anche una sfida diretta alla sua vecchia squadra: “Ci siamo dati cinque anni – ha sottolineato – se ci riusciremo ci avremo messo meno della Rossa“.

Infine, il manager della Sauber, si è lanciato in un pronostico netto anche su quella che è la stagione in corso e sulla sfida interna al box McLaren che vede opposti Oscar Piastri e Lando Norris per la conquista del titolo iridato: “Mondiale? Vince Piastri – l’opinione di Binotto – ha la capacità di non sbagliare quando è importante non farlo“.