Nessuna spiegazione ufficiale. I motivi che hanno rallentato Leclerc nella seconda metà del Gran Premio d’Ungheria restano tra le mura di Maranello, lo stesso Charles ha risposto con un “non farò commenti” ad una precisa domanda in merito.

Subito dopo la corsa sull’Hungaroring era stato George Russell a soffiare sul fuoco, dichiarando che la Ferrari di Leclerc stesse girando molto bassa al punto da dover alzare la pressione degli pneumatici nell’ultimo stint per salvaguardare il plank.
“Penso che la situazione sia molto più complessa rispetto a quanto detto da George – ha commentato Leclerc – ma non dirò altro. Come abbiamo detto dopo Budapest non entreremo nei dettagli di cosa sia successo esattamente, è qualcosa che stiamo cercando di risolvere e su cui stiamo tutti lavorando. L’unica cosa che posso dire è che il problema potrebbe ripresentarsi ancora fino a quando non troveremo una soluzione”.

Charles Leclerc, Ferrari

Charles Leclerc, Ferrari

Foto di: Pirelli

“Sicuramente il Gran Premio d’Ungheria è stata la gara in cui abbiamo avuto la maggiore possibilità di vincere, ma parliamo della prima parte di stagione. Pensando alle dieci gare che abbiamo davanti non ne ho idea – ha risposto Leclerc in merito al primo successo della Ferrari nel 2025 – l’anno scorso se mi avessero detto che avremmo potuto vincere a Monza non ci avrei mai creduto, quindi spero di essere sorpreso ancora una volta. Però partire in pole in Ungheria, pista sulla quale è difficile sorpassare, è stata un’opportunità molto grande e non credo che ne avremo molte quest’anno considerando la forza della McLaren”.

Il tempo corre veloce, due anni fa alla vigilia del weekend di Zandvoort Leclerc ipotizzò un dominio Red Bull fino alla fine di questa stagione…
“Mi sbagliavo di grosso… per questo non userò più la parola ‘impossibile’, la McLaren ci ha dimostrato che ci sbagliavamo tutti. Credo che siano stati la grande sorpresa di questa stagione, pensavamo tutti di aver fatto un passo avanti, eravamo convinti che essendo l’ultimo anno di questo regolamento tutti saremmo stati più vicini. È stato così per noi, Red Bull e Mercedes, ma la McLaren ha fatto qualcosa che noi non siamo riusciti a trovare, quindi complimenti a loro, hanno fatto un lavoro incredibile”.

I complimenti di Leclerc sono condivisi da grossa parte del paddock, ma la curiosità su cosa possa aver messo le ali alle due monoposto papaya è destinata a restare tale fino a quando non arriveranno le risposte…
“In un certo senso il paddock è un mondo molto piccolo – ha spiegato Charles – ogni anno ci sono meccanici e ingegneri che passano da una squadra all’altra, c’è chi indica una direzione e poi cerchi di pensare in che modo un avversario possa aver raggiunto quell’obiettivo. E anche voi siete una parte importante nel cercare di scoprirlo per noi!”.

“Alla fine – ha proseguito Leclerc – il nostro compito principale è cercare di anticipare tutto questo, ovvero essere coloro che sviluppano qualcosa che non è mai stata fatta prima, se ti limiti a seguire un avversario finisci al massimo per essere al secondo posto. Ma come ho detto prima, comprendo la curiosità che c’è intorno alla McLaren, soprattutto in coincidenza con la fine di un ciclo tecnico se una squadra fa un passo avanti come quello visto quest’anno, è ovvio che tutti gli avversari analizzino nel dettaglio tutto il possibile”.

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