Nel Polo Sanitario di Ca’ Mescarlin dal 24 luglio 2025 (inizio attività) al 22 agosto 2025 sono stati effettuati 182 prelievi di sangue (e/ orina). Nello stesso periodo sono state fissate 88 prenotazioni al CUP regionale. Il tutto in 30 giorni.

I COSTI: I LAVORI DI RISTRUTTURAZIONE

Quasi tutti i costi del servizio sono sostenuti dal Comune. In proposito sono opportune alcune precisazioni. In primo luogo, la sistemazione dei locali, eseguita da una impresa edile montanarese, è costata 36.937 euro IVA compresa. Ma si tratta di un lavoro fatto una tantum, una sola volta, salva la manutenzione futura. Non si tratta di 36.937 “all’anno”.
Così come una sola volta è stata effettuata la progettazione e direzione lavori. La parcella del professionista è costata 6.382 euro. La cifra appare alta se confrontata con quella dei lavori edili. Ma va detto che questo affidamento è stato firmato dall’Ufficio tecnico nell’agosto 2024, cioè prima che sindaco e segretario comunale cominciassero a controllare le determine di spesa di questo ufficio. Quando hanno cominciato a controllarle, hanno fatto revocare due affidamenti di progettazione ritenuti troppo onerosi, uno per l’asfaltatura di strade e una per l’ex Tapiform. Il sindaco doveva iniziare a controllare prima? Certo: ma non ci si impadronisce del funzionamento della macchina comunale in pochi giorni. Si tratta di un lungo “apprendimento” al quale sono costrette ad applicarsi tutte le nuove amministrazioni.

Antonino Careri sindaco di Montanaro

IL COSTO DEL SERVIZIO PRELIEVI E PRENOTAZIONI

La seconda spesa rilevante è costituita dall’affidamento del servizio prelievi e prenotazioni alla ditta STAR srl di Brandizzo. Costo 39.680 euro IVA compresa. Per quanto tempo? Per due anni e mezzo: dal 21 luglio 2025 al 31 dicembre 2027. Preciso: per due anni e mezzo, non per un solo anno – o addirittura mezzo anno – come poteva apparire dalla lettura di alcuni interventi sui social.
Al pagamento del servizio prelievi partecipa parzialmente l’ASL TO4, come risulta dalla convenzione sottoscritta nell’ottobre 2024 dal Comune e dall’azienda sanitaria: “L’ASL TO4 si impegna ad effettuare la formazione iniziale e continua degli operatori comunali dedicati all’attività ed a fornire assistenza tecnica in merito alle prenotazioni durante lo svolgimento del servizio e nella prospettiva all’effettuazione dell’accettazione amministrativa dei prelievi ematochimici, l’ASL TO4 si impegna a mettere a disposizione del Comune di Montanaro il materiale sanitario di consumo per l’effettuazione dei prelievi ematici [provette ecc.]”.

Il Comune ha poi sostenuto spese minori per l’acquisto dei computer e delle stampanti, per i mobili, il lettino, le sedie e così via. Così si arriva ai famosi 100.000 euro circa dei quali molto si è parlato: ma vi si arriva tenendo conto delle precisazioni appena fatte.

L’INVASIONE DEI FOGLIZZESI…

Nel discorso di inaugurazione il sindaco Careri aveva osservato che anche i cittadini dei paesi vicini, come Foglizzo, potrebbero fruire del servizio di Ca’ Mescarlin. In proposito sui social sono state sollevate delle critiche: “Perché noi di Montanaro dovremmo pagare anche per quelli di Foglizzo?”. Sbagliato: le infermiere della società STAR non sono pagate tanto al prelievo: sono pagate per le ore di lavoro svolte. Ore di lavoro stabilite nel contratto: dalle 8 alle 10 per i prelievi il lunedì e il giovedì, e tutti i giorni dal lunedì al venerdì nelle stesse ore per le prenotazioni. Indipendentemente dal numero degli utenti.
Detto questo, che senso ha polemizzare per l’arrivo dei foglizzesi, come se i vicini, e quasi compaesani, fossero diventati improvvisamente degli spregiudicati approfittatori dei soldi di Montanaro? Se l’afflusso di foglizzesi diventasse enorme, immagino che i due sindaci potrebbero trovare un accordo. O meglio ancora, Foglizzo si potrebbe dotare anch’esso di un servizio prelievi, e forse lo farà, se l’ASL acconsente. Anzi, dopo il prelievo del sangue, che deve avvenire a digiuno, probabilmente i foglizzesi fanno un salto al bar a prendersi cappuccino e brioche, e magari approfittano della trasferta per comprarsi qualcosa, che so, il giornale, un paio di scarpe o un vaso di fiori, o magari fanno pure la spesa quotidiana. Portano qualche spicciolo al commercio montanarese: una goccia nel mare delle difficoltà dei commercianti, ma meglio che niente.

PERCHE’ DEVE PAGARE IL COMUNE

Sempre sui social il servizio prelievi e prenotazioni è stato criticato perché i costi sono tutti, o quasi, a carico del Comune. Ma che differenza c’è rispetto al Servizio Sanitario Nazionale? Anche il Servizio Sanitario Nazionale lo paga il “pubblico” (Stato e Regioni), e lo paga con soldi prelevati dalle nostre tasche. Dove sta la differenza? Il Servizio sanitario è tenuto a garantire il servizio prelievi. Sì, ma non in tutti quanti gli 8.000 Comuni italiani. Se, facciamo l’ipotesi, il Servizio sanitario decidesse di realizzare a proprie spese un centro prelievi in ognuno degli 8.000 Comuni, anche in quelli piccolissimi, il costo globale della sanità pubblica italiana aumenterebbe, e l’aumento dovremmo comunque pagarlo noi.
Dovremmo lo stesso chiedere alla Sanità pubblica di aprire un centro prelievi in ogni Comune? Provate a dirlo all’ASL e avrete la risposta: “non abbiamo i soldi”. E quindi i Comuni, come ha fatto Montanaro, devono “arrangiarsi” e provvedere in proprio. È giusto? Giusto o sbagliato, riformare la Sanità pubblica è una impresa che non può attuare il sindaco di un piccolo Comune, che è un sindaco, non il Ministro della Salute.

TUTTI I COMUNI, PURTROPPO, IL CENTRO PRELIEVI SE LO PAGANO

Nel Basso Canavese e al di là del Po altri Comuni hanno aperto un centro prelievi e a volte di prenotazioni. E tutti se lo pagano: mettono a disposizione dei locali e fanno un contratto con una azienda infermieristica. Ce lo ha confermato l’ASL: le convenzioni fra l’azienda e i Comuni sono quasi in fotocopia. Torrazza, Saluggia, Verolengo, Casalborgone, San Sebastiano… I Comuni più fortunati sono sostenuti da associazioni di volontariato o da fondazioni: a Torrazza la storica Vita Tre paga la metà del costo delle infermiere. Ecco, appunto, i montanaresi che continuano a polemizzare sui social per i costi del centro prelievi potrebbero costituire una associazione e aiutare il Comune…