Il centravanti potrebbe sbarcare in italia già sabato. Il centrocampista è ufficialmente tornato in azzurro

Meno tre, meno due, meno uno…. E scandendo (assai) lentamente, con le bottiglie di spumante in frigo e la stanchezza di chi s’è dato tutto, sino all’ultimo centesimo. Poi, però si conta all’incontrario: più uno, che sta per Rasmus Hojlund; più due, e vuol dire Eljif Elmas, con altri calici da alzare, perché a questo punto si potrebbe anche far scivolare i titoli di coda su un mercato sontuoso. In gergo, si direbbe: è fatta. In realtà, ci si aggroviglia sempre e intorno a quei “maledetti” dettagli, un linguaggio calcistico in cui l’economia e la finanza forse qualcosa c’entrano: è una questione di danari, in genere li definiscono bonus o diritti d’immagine o vattelapesca, ma l’epicentro rimane fissato intorno a quei discorsi. Dettagli dentro un’estate da 165 milioni sarebbero collegati a Hojlund e pure a Elmas, entrambi con la valigia pronta e pronti al volo. Stamattina il Napoli vuole definire l’ultimo passo per il danese, mentre per Elmas è tutto sistemato e oggi sarà in Italia per le visite mediche.

al volo—  

Eppure Hojlund sa quasi di trattativa lampo: Lukaku s’è fatto male il 14 agosto, il 17 si è saputo della natura del suo incidente, e dopo neppure due settimane si sta per procedere con l’annuncio. Per chiuderla, si passerà attraverso le pec: il danese sa quel che avrà (cinque milioni), il Manchester United ha ottenuto quel che chiedeva (diritto che si trasforma in obbligo in caso di qualificazione in Champions) e ora bisogna fissare le visite mediche e lo sbarco al Maradona. Se fosse possibile, per domani sera, c’è un discreto appuntamento: lo aspetterebbero in 50 mila per gustarsi con lui la sfida con il Cagliari; altrimenti, prima di raggiungere la nazionale, un salto a Roma e a Villa Stuart, uno a casa De Laurentiis e poi arrivederci alla ripresa. Elementare, Watson, dicono a Manchester. E anche a Lipsia, dove Elmas non sta nella pelle: ritrova Napoli a diciotto mesi di distanza da un addio che sembrava definitivo. Ma nulla è per sempre, neanche un divorzio con spargimento di 25 milioni di euro incassati all’epoca da Adl: il macedone, il dodicesimo titolare di Spalletti – sei gol nella cavalcata terzo scudetto – si riprende la propria meravigliosa vita partenopea, con un prestito oneroso a un milione e mezzo che potrebbe diventare altro. Hojlund con Elmas significa attacco e centrocampo completati, avere i centravanti per affrontare l’emergenza scatenata dall’accidente di Lukaku e il tuttocampista che sappia correre, attaccare, difendere, fare la mezzala o anche l’incursore: forse stanno aprendo il frigo.