Cresce complessivamente il personale sanitario in Italia, ma gli infermieri nel settore pubblico registrano un calo significativo. Secondo i dati della Ragioneria Generale dello Stato relativi al Conto annuale 2023, il Servizio sanitario nazionale perde quasi 13mila infermieri in un anno, soprattutto donne.

Il dato emerge dal confronto con le iscrizioni all’Albo professionale, che rimangono invece stabili nel 2023 e sono destinate a crescere di circa 6.000 unità tra il 2024 e il 2025, secondo la FNOPI. Significa che il numero complessivo di infermieri aumenta, ma diminuisce la loro presenza nel pubblico.

Secondo la Federazione Nazionale degli Ordini delle Professioni Infermieristiche, il fenomeno è spiegabile con più fattori: la spinta assunzionale della pandemia si è esaurita, molti infermieri vanno in pensione, alcuni si trasferiscono all’estero e un numero crescente sceglie la libera professione o il privato, come confermano anche i dati ENPAPI.

La tendenza mette in luce una dinamica importante: sebbene la professione continui a crescere in termini assoluti, il settore pubblico fatica a trattenere il personale, con possibili implicazioni per la gestione dei servizi sanitari sul territorio.