Al termine della pausa estiva, il circus di Formula Uno torna in pista, a Zandvoort. Per quasi la maggior parte delle squadre e dei piloti la testa è già rivolta al 2026, ma per Mercedes il resto della stagione sarà cruciale per riacquisire fiducia e mettersi alle spalle momenti non facili come lo sono state le tappe europee, compromesse in particolare dall’aggiornamento alla sospensione posteriore
Kimi Antonelli: “Le alte velocità e il mio stile di guida ‘in combinato’ erano caratteristiche che non si sposavano bene con la nuova sospensione. Guarda il resto della stagione con fiducia”
Da pilota esordiente, Kimi Antonelli ha sofferto maggiormente l’instabilità della W16 causata dalla nuova sospensione posteriore, il che lo ha portato spesso a finire in ‘overdriving’ e a cambiare radicalmente il suo stile di guida: “È stato un problema soprattutto per il mio stile di guida. La vettura si é rivelata più imprevedibile soprattutto nei curvoni veloci e, essendo che guido anche molto in combinato, queste ultime sono due caratteristiche che non si sposano bene con la nuova sospensione perché innescavano una certa instabilità. Così mi sono ritrovato a ricorrere ad uno stile di guida che non era il mio”
Dal Belgio, la scuderia di Brackley optò saggiamente di tornare alla vecchia specifica, con l’obiettivo di ripristinare la confidenza dei piloti e rendere più docile la vettura. Inoltre, dato che non ci saranno più macro aggiornamenti da qui a fine stagione per via dell’ormai imminente cambio regolamentare, Kimi avrà l’opportunità di consolidare maggiormente il suo feeling con la W16 weekend dopo weekend: “A parte piccole novità, la macchina resterà praticamente la stessa fino alla fine dell’anno. Per me è una notizia positiva perché mi aiuterà a ricostruire quella fiducia e quella confidenza che avevo un po’ perso da quando è stata introdotta la nuova sospensione. Penso che sapere che la macchina a Budapest era buona sia stato un grande passo avanti sotto questo aspetto, anche se il risultato non ha mostrato il nostro vero potenziale.”
Il bolognese ha poi valutato la prima parte di stagione, affermando di essere pronto al resto dell’anno che approccia con positività: “Sono consapevole di non aver fatto il massimo, soprattutto in certi momenti della stagione ma quest’anno mi serve è soprattutto per imparare. Se corressi in uno junior team avrei sicuramente meno pressione, ma sono davvero felice di aver iniziato in Mercedes perché posso imparare moltissimo. Vedo questa seconda parte della stagione come un nuovo inizio, un nuovo capitolo. È stato bello prendersi una piccola pausa per rilassarsi e staccare un po’.”
Toto Wolff: “Tra George e Kimi grande riconoscenza reciproca, Budapest ne è emblema”
Interrogato sulla questione piloti, il Team Principal Toto Wolff ha voluto sottolineare la riconoscenza reciproca che c’è tra Russell e Antonelli: “Da una parte c’è un giovane, dall’altra un compagno più esperto. Il veterano riconosce il potenziale del ragazzo, e Kimi sa di avere accanto uno dei migliori della griglia.”
Secondo il manager austriaco, un esempio concreto lo si può trovare nello scorso weekend, a Budapest. Il venerdì magiaro aveva visto infatti un Antonelli molto più a suo agio degli appuntamenti precedenti, restando sul passo del compagno Russell: “A Budapest Kimi si è trovato subito a suo agio con la macchina, mentre George sosteneva di non guidare bene e di non essere nella sua giornata migliore. Per George era fondamentale capire quali fossero le reali potenzialità della vettura, così abbiamo deciso di adattare la sua monoposto partendo dalle sensazioni di Kimi.” A conferma della ripida curva di apprendimento dell’italiano riguardante anche i feedback tecnici al termine di ogni sessione.
Russell: “Il mio sedile in Mercedes non è mai stato in discussione, la vera questione era chi sarebbe stato il mio compagno di squadra. La durata del contratto é solo uno degli aspetti che stiamo discutendo”
Se dalle parole di Wolff emerge chiaramente che il rinnovo di Antonelli non rappresenta un problema – lo stesso Kimi ha dichiarato ‘spero venga annunciato a Monza’ – per George Russell le trattative sono ancora in corso, pur svolgendosi in un clima sereno e fiducioso da entrambe le parti: “Le discussioni sul contratto si sono intensificate questa settimana, non molto nelle due settimane di pausa perché volevo staccare la spina. Penso che, poiché non c’è alcuna pressione temporale da parte del team e nessuna pressione temporale da parte nostra, ci stiamo semplicemente assicurando che tutto venga fatto correttamente”
Il britannico ritiene infatti di non essersi mai considerato a rischio nonostante le voci su Max Verstappen, in quanto, secondo lui, sarebbe stato eventualmente Kimi Antonelli a perdere il sedile: “Riguardo al mio contratto non ci sono mai stati dubbi. E’ stata più una questione di chi sarebbe stato il mio compagno di squadra. Credo ormai di comprendere il funzionamento dietro le quinte di questo sport e il team riteneva che non fosse necessario firmare un contratto. Non sentivo davvero il bisogno di insistere così tanto quando si è arrivati a un certo punto”.
Alla domanda se la durata del contratto fosse il nodo principale della trattativa, Russell ha risposto: “Credo ci siano pro e contro nell’avere contratti brevi o duraturi. Personalmente ritengo che ciò che conta di più é la performance della vettura. La durata del contratto è effettivamente solo un numero, anche se è un aspetto a cui sto pensando. La verità è che voglio diventare campione del mondo, spero con Mercedes, questo é l’obiettivo principale. Ovviamente sono ancora giovane, ho 28 anni, ma ad un certo punto della carriera devo assicurarmi che tutto stia andando nella giusta direzione. Come ho detto, spero accada con Mercedes.”
In aggiunta, l’ex pilota Williams sottolinea che non è solo la pista a contare: “Devo pensare al mio futuro non soltanto in termini di risultati in gara, ma anche fuori, perché il nostro ruolo va ben oltre il semplice guidare una macchina la domenica pomeriggio.”
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