Dieta vegana vs dieta Mediterranea
Dall’analisi è emerso che sia i punteggi PRAL che NEAP sono diminuiti significativamente con la dieta vegana, ma non hanno subito variazioni significative in chi ha seguito la dieta Mediterranea. In particolare, coloro che hanno seguito la dieta vegana hanno perso 6 chili dopo 16 settimane, mentre coloro che hanno seguito la dieta Mediterranea non hanno avuto alcuna variazione di peso.
I ricercatori hanno associato la perdita di peso alla riduzione del carico acido alimentare, tant’è che questa riduzione è rimasta significativa anche dopo aver adattato l’assunzione di calorie e nutrienti in base ai diversi fattori che influenzano il fabbisogno energetico di un individuo (quali età, sesso, livello di attività fisica, stato fisiologico (come gravidanza o allattamento) e condizioni di salute specifiche).
L’effetto alcalinizzante della dieta vegana
Lo studio, in definitiva, dimostra che i prodotti di origine animale, tra cui carne, pesce, uova e formaggio, inducono l’organismo a produrre più acidi, aumentando il carico acido alimentare, che è collegato a un’infiammazione cronica che altera il metabolismo e può portare a un aumento del peso corporeo. Le diete a base vegetale, più alcaline, sono associate, al contrario, a una perdita di peso, a un miglioramento della sensibilità all’insulina e riduzione della pressione sanguigna.
“Mangiare cibi acidificanti come carne, uova e latticini può aumentare il carico acido alimentare, ovvero la quantità di acidi assunti, causando infiammazione correlata all’aumento di peso – sottolinea la Dott.ssa Hana Kahleova, PhD, direttrice della ricerca clinica presso il Physicians Committee e autrice principale dello studio -. Ma sostituire i prodotti animali con alimenti di origine vegetale come verdure a foglia verde, frutti di bosco e legumi può contribuire a favorire la perdita di peso e a creare un microbioma intestinale sano”.
Quali sono i cibi alcalinizzanti
Tra gli alimenti alcalinizzanti raccomandati dai ricercatori, ci sono le verdure, in particolare le verdure a foglia verde, broccoli, barbabietole, asparagi, aglio, carote e cavoli; la frutta, come frutti di bosco, mele, ciliegie, albicocche o meloni; i legumi, come lenticchie, ceci, piselli, fagioli o soia; e i cereali, come la quinoa o il miglio.