Per decidere quante uova mangiare a settimana, finora ci siamo affidati al buon senso e alle raccomandazioni dei decenni passati. Quando la scienza le riteneva potenzialmente responsabili dell’innalzamento del colesterolo, arrivando a consigliarne 2-4 al massimo. Nel mentre, però, la ricerca è andata avanti, dimostrando che i benefici delle uova vanno ben oltre ai possibili rischi. Fino a questo nuovo studio che ribalta completamente la prospettiva.

Secondo il lavoro dei ricercatori dell’University of South Australia pubblicato sull’American Journal of Clinical Nutrition – infatti – mangiare addirittura due uova al giorno (non a settimana!) può contribuire a ridurre il colesterolo LDL, quello comunemente definito “cattivo”. Per arrivare a questa conclusione, gli scienziati hanno selezionato persone con livelli di colesterolo nella norma e li hanno divisi in tre gruppi, assegnando loro diete differenti per cinque settimane: una ricca di grassi saturi e di colesterolo; una di grassi saturi, ma povera di colesterolo; e una ricca di colesterolo, ma povera di grassi saturi. Proprio quest’ultimo regime prevedeva il consumo di due uova al giorno.

I risultati

I risultati hanno mostrato un chiaro vantaggio: solo chi consumava regolarmente due uova quotidiane ha registrato una riduzione dei livelli di LDL. Al contrario, in chi ne mangiava una o nessuna si è registrato un aumento. Per inciso: le lipoproteine a bassa densità sono particelle che trasportano i grassi nel sangue verso le cellule. Pur non esistendo un vero e proprio “colesterolo cattivo”, livelli elevati di LDL sono associati a un aumento del rischio di infarto o ictus. Jonathan D Buckley, autore principale dello studio, ha sottolineato a Science Focus: «Il consumo di uova non aumenta il colesterolo LDL. Il messaggio deve essere chiaro: non sono le uova a rappresentare il problema, ma i grassi saturi». Il team australiano precisa che, sebbene siano necessari ulteriori studi, la ricerca conferma un trend già emerso in letteratura: il colesterolo alimentare non è il principale nemico del cuore. Negli Usa tuttavia, dove il consumo di uova è alto (specie a colazione) e il dibattito acceso, l’American Heart Association rimane prudente e limita a un uovo al giorno (o due albumi) la dose raccomandata, citando uno studio del 2018 dal quale era emerso come consumare almeno 12 uova a settimana per tre mesi consecutivi non aumenti i fattori di rischio cardiovascolare in persone con prediabete o diabete di tipo 2.

Gli altri vantaggi

Va detto inoltre che, colesterolo a parte, le uova offrono numerosi benefici per la salute: sul cuore, anzitutto, visto che consumate quotidianamente riducono appunto il colesterolo LDL. Inoltre sono ricche di colina, sostanza chiave per memoria e funzioni cognitive, mentre luteina e zeaxantina proteggono dagli effetti dell’invecchiamento oculare. Con 6 grammi di proteine di alta qualità per uovo, aiutano inoltre a mantenere la massa muscolare. E a fronte di appena 70 calorie sono un’ottima fonte naturale di vitamine B12 e D e di minerali come il selenio. Anche se l’American Society of Nutrition – citando uno studio del 2021 che non associa un maggiore consumo di uova a un aumento del rischio di malattie cardiovascolari o mortalità generale – ipotizza un possibile maggior rischio di mortalità per alcuni tipi di cancro alimentando il dibattito. Che, in conclusione, resta aperto e richiederà altri approfondimenti. Nel mentre, il dottor Buckley ammette di non aver cambiato abitudini: le uova restano un suo appuntamento fisso a colazione. Senza sensi di colpa.