Torna il “Premio Nino Rota” del Comune di Bari. Giunto alla sua settima edizione, il Premio quest’anno si terrà, sabato 30 alle 20.30 e domenica 31 agosto alle 20, nel Chiostro Santa Chiara a Bari (ex Convento San Francesco della Scarpa, città Vecchia). L’edizione 2025, promosso da Puglia Culture con il sostegno della Regione Puglia – PACT, organizzato dalla cooperativa A/Herostrato con il coordinamento di Gianluigi Trevisi e inserito all’interno della “Festa del Mare 2025, prevede anche un’appendice che si terrà, sabato 6 settembre alle 21, nel “Parco per tutti” a Bari-Torre a mare, luogo dove per oltre 30anni ha vissuto il maestro Nino Rota (ingresso libero, prenotazioni herostrato.coop@gmail.com). Anche quest’anno a presentare le due serate sarà Enzo Gentile, scrittore e giornalista (Rai, la Repubblica e Mattino di Napoli). 

Il “Premio Nino Rota”, diventato ormai un appuntamento imprescindibile per la città di Bari, anche per la settima edizione continua l’indagine alla ricerca di approcci innovativi nel mondo delle colonne sonore, con una particolare attenzione a quanto sta avvenendo nella produzione cinematografica e delle serie televisive in Italia. Un occhio particolare viene dedicato alla nuova generazione di compositori, in molti casi provenienti da generi raramente presenti nella produzione cinematografica.

L’edizione 2025, aggiunge al focus centrale, dedicato alla colonna sonora, uno spazio per la musica indipendente del nostro territorio. Una scena vivace ed innovativa che vede la realizzazione di prodotti musicali di altissimo livello. Esiste un circuito fatto di musicisti che sempre più vanno ad infoltire la pattuglia dei cervelli in fuga. Una necessità dovuta al diradamento massivo degli spazi dove potersi esibire. Viene quindi dal basso una richiesta di attenzione a questo mondo, una richiesta che in un certo qual modo è divenuta ancor più pressante all’indomani della recente scomparsa di un elemento di spicco di questa scena musicale: il chitarrista Claudio Colaianni. Geniale e virtuoso costruttore di rock, negli ultimi vent’anni è stato leader incontrastato della scena indie non solo pugliese; imprescindibile punto di riferimento italiano dello stone rock alla testa dei seminali That’s All Folks! e poi degli Anuseye, l’ultima scintillante creatura che lo ha accompagnato fino ai suoi ultimi giorni. Abbiamo immaginato questa appendice del Premio Rota 2025 come una sorta di numero 0, una sorta di contest dove il 6 settembre al Parco di Tutti vi sarà la possibilità di far esibire diversi gruppi cercando di dare memoria a questa scena magari con un riconoscimento speciale nel nome di Colaianni.

Il primo Premio, sabato 30 alle 20.30, sarà consegnato al 46enne compositore, chitarrista e sound designer trevigiano Lorenzo Tomio. Il suo lavoro spazia dalla composizione di colonne sonore per il cinema e la televisione, alla collaborazione con il teatro sperimentale contemporaneo, la danza e la pubblicità. A seguire la premiazione, Tomio sarà protagonista di un concerto in cui eseguirà alcune delle sue composizioni. Dopo la performance live di Tomio, il quartetto formato da Laura Agnusdei, Simone Cavina, Stefano Pilia e Antonio Raia, sonorizzerà dal vivo il grande capolavoro del cinema muto “He Who Gets Slapped” (“L’uomo che prende gli schiaffi”) pellicola del 1924 di Victor Sjöström per l’occasione con l’assistenza alla regia Luis Buñuel.

La seconda serata del Premio, domenica 31 alle 20, si aprirà con “Il Rota pop in classifica”, un incontro che vedrà protagonisti Enzo Gentile e il musicista, musicologo e psicologo Marco Ranaldi. A seguire sarà consegnato il riconoscimento a Massimiliano Mechelli, chitarrista e compositore al passo con i tempi, capace di fondere sperimentazione, tecnologia e sensibilità narrativa in colonne sonore distintive. Dal suo primo horror indipendente fino alle produzioni Netflix più viste, ha saputo costruire un percorso ricco di riconoscimenti, innovazione e identità artistica forte

Dopo la premiazione, Mechelli si esibirà in una performance live nella quale sarà accompagnato dal nonetto diretto da Vincenzo Carbotta, con i primi violini Fiammetta Borgognoni Castiglioni e Milena De Magistris, i secondi violini Ievgeniia Iaresko e Nello Alessandrella, le viole di Lucia Forzati e Gaetano Martorana, i violoncelli di Vincenzo Lioy e Roberta Pastore e il contrabbasso di Hsueh-Ju Wu. In chiusura di serata, sarà consegnato il “Premio Rota alla carriera” al compositore e liutista Jozef Van Wissem.

A seguire l’artista olandese eseguirà la sonorizzazione live del film del 1928 “La Chute de la Maison Usher” di Jean Epstein. Il concerto, presentato da Enzo Gentile, vede la regia di Pit Campanella e la supervisione della produzione di Davide Viterbo.