Mondadori apre un nuovo punto vendita in via Manno 74, portando così a cinque il numero totale di librerie fisiche del Gruppo in città. Questa inaugurazione non è solo un’espansione commerciale, ma un segnale di speranza e resilienza per il panorama culturale cagliaritano. In un periodo storico in cui le librerie faticano a sopravvivere, strette tra la diminuzione delle vendite e l’aumento dei costi di gestione, l’arrivo di un nuovo punto di riferimento per i lettori è sempre un’ottima notizia.
Tra chiusure dolorose e nuove speranze
Il contesto in cui si inserisce questa nuova apertura è piuttosto complesso. Di recente, la città ha assistito con rammarico alla chiusura di Biblos, storica libreria indipendente in via Oristano 42, gestita per anni dal noto libraio Ugo Salomone, che ha dovuto chiudere i battenti per cessata attività. Un evento che ha messo lettori, appassionati o semplici passanti, di fronte alle difficoltà che il settore sta affrontando. Tuttavia, Cagliari ha dimostrato una notevole capacità di reazione: alla chiusura di Biblos ha fatto seguito l’apertura di un’altra libreria indipendente, L’isola che non c’era, in via Garibaldi. “La libreria deve esistere per dare una casa alla cultura” aveva commentato a CagliariToday l’ideatore Daniele Naitza. Un nuovo progetto che racconta bene la vivacità e la sete di cultura che ancora animano la città.
Via Manno: un polo librario in crescita
Con l’arrivo di Mondadori, via Manno si conferma un importante polo librario. Al numero 88, infatti, resiste da ben diciotto anni la libreria Miele Amaro, un’istituzione per i lettori più attenti e raffinati. Da tempo è un punto di riferimento per studenti universitari, lettori in cerca di edizioni particolari o semplici curiosi desiderosi di “qualcosa da leggere”. Più su, al numero 9, si trova un altro simbolo della città, la il caffè letterario della “Libreria Cocco”, che ha saputo adattarsi alle esigenze dei tempi che cambiano e corrono veloci. La coesistenza di più librerie pur rivolgendosi a pubblici differenti – la grande catena da un lato e la libreria indipendente e di nicchia dall’altro – è un elemento di grande ricchezza. Entrambe le realtà contribuiscono, ciascuna a modo proprio, a salvare quel che resta del “tempio della lettura” a Cagliari.
Un bilancio positivo per la città
Attualmente, la città di Cagliari conta 39 librerie fisiche. Un numero che, nonostante le sfide e le difficoltà economiche che il settore deve affrontare a livello nazionale e globale, testimonia una forte vocazione alla lettura e alla cultura. Ogni nuova apertura, come quella di Mondadori in via Manno, è un passo avanti per consolidare questa identità e offrire ai cittadini sempre più opportunità di accedere al vasto e affascinante mondo dei libri. L’investimento di un grande Gruppo come Mondadori è un segnale forte: la libreria fisica ha ancora un ruolo cruciale e insostituibile nel panorama culturale delle nostre città.
Un’ora in fila per l’ultimo saluto a “Biblos”“Chi compra un libro su Amazon lo fa per pigrizia”La storica edicola libreria chiude dopo 40 anniWalter Pau, punto di riferimento per intere generazioni