Il ceo si è scusato definendo «indifendibile e profondamente deludente» l’errore e ha fatto sapere che la banca australiana sta prendendo provvedimenti per evitare che si ripeta
Un centinaio di alti dirigenti di Anz Bank hanno scoperto di essere stati licenziati da un’e-mail in cui si chiedeva loro di restituire i computer aziendali. Per errore la banca australiana ha inviato l’e-mail che richiedeva la restituzione dello strumento di lavoro prima ancora di aver comunicato ai diretti interessati il licenziamento.
Le scuse dei vertici di Anz
Per cercare di limitare i danni, il gruppo bancario ha organizzato una call collettiva con i dipendenti interessati per spiegare che coloro che avevano ricevuto l’avviso di restituzione del pc avrebbero effettivamente perso il lavoro. Secondo quanto riportato dal Financial Times, Bruce Rush, responsabile ad interim della divisione retail di Anz, in un’e-mail inviata ai dipendenti si è detto: «Profondamente dispiaciuto per il disagio che questa situazione può aver causato». «Sappiate che ci impegniamo a trattare ogni collega con dignità e rispetto mentre affrontiamo questo processo», ha aggiunto Rush. Il ceo del gruppo Nuno Matos, ha dichiarato che è «indifendibile e profondamente deludente» che ai dirigenti sia stato comunicato il licenziamento tramite e-mail automatiche. E ha precisato che la banca sta prendendo provvedimenti per evitare che ciò si ripeta.
Il sindacato: «Modalità disgustosa»
Il Financial Sector Union, il sindacato australiano che rappresenta i dipendenti del settore finanziario, ha dichiarato al Financial Times: «Questo è un modo disgustoso per i lavoratori di venire a conoscenza dei tagli di posti di lavoro: tramite un’e-mail mal riuscita invece di una conversazione rispettosa». «Questi errori sono la conseguenza diretta del ritmo caotico del cambiamento imposto dal nuovo ceo di ANZ», ha affermato la presidente Wendy Streets.
Il piano di ristrutturazione
Il gruppo, che ha sede, a Melbourne è nel mezzo di una profonda ristrutturazione sotto la guida del nuovo amministratore delegato Nuno Matos. Diversi dirigenti hanno lasciato l’azienda da quando è arrivato il nuovo ceo. Nei giorni scorsi la banca ha minacciato di tagliare lo stipendio dei dipendenti che non si presentano in ufficio per almeno metà delle giornate lavorative.
29 agosto 2025
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