Cook ribatte che le leggi federali che limitano la capacità del presidente di rimuovere funzionari da altre agenzie definiscono la causa come negligenza, illecito o inefficienza che si verificano quando un funzionario è in carica, e lo stesso standard dovrebbe applicarsi alla Fed. «Non esiste un’interpretazione dalla rimozione ’per giusta causa’ che consentirebbe al Presidente di licenziare il Governatore Cook, né per il suo vero movente né per quello pretestuoso che ha inventato», ha affermato.
In ogni caso, le ordinanze dei giudice non sono generalmente impugnabili, ma se Cobb si schierasse con Cook, probabilmente emetterebbe un’ingiunzione preliminare a lungo termine che potrebbe essere esaminata da una corte d’appello.
La Fed non prende posizione, ma si augura una «sentenza rapida»
La Fed ha dichiarato venerdì di non prendere posizione sulla causa, ma di volere una «sentenza rapida» per dissipare «l’attuale nube di incertezza». Intanto, Lisa Cook continua a mantenere l’accesso agli uffici dalla Fed e ai suoi dispositivi, come riporta Cnbc citando alcune fonti, secondo le quali non è comunque chiaro se Cook si sia recata di recente nella sede della Fed considerato che è l’ultima settimana di agosto e che la scorsa settimana le attività della banca centrale erano concentrate a Jackson Hole, per il consueto simposio annuale della Fed.
Il caso probabilmente arriverà alla Corte Suprema degli Stati Uniti, dove una maggioranza conservatrice ha provvisoriamente consentito a Trump di licenziare funzionari di altre agenzie nonostante le leggi li proteggano dalla rimozione. Ma la corte, in un’ordinanza di maggio, ha distinto la Fed da queste agenzie, citando la sua struttura unica e la sua «distinta tradizione storica».
Il licenziamento di Cook consentirebbe a Trump di nominare un quarto membro nel consiglio di amministrazione della Fed, composto da sette membri.