Martina Nasoni si è sottoposta a un intervento chirurgico molto delicato. Ha infatti subito un trapianto di cuore. La ben nota speaker radiofonica, vincitrice del Grande Fratello 16, ha confermato la notizia già trapelata sui giornali. Ha infatti condiviso un articolo che affrontava il suo caso. La 27enne è stata operata presso l’ospedale Papa Giovanni di Bergamo, dov’è ancora oggi ricoverata.
Martina Nasoni, trapianto di cuore: come sta
Tutti i suoi fan, così come semplici curiosi, si chiedono come stia la giovane. Fortunatamente tutto è riuscito perfettamente. Del resto la struttura è specializzata in trapianti. Sappiamo che Nasoni ha dovuto programmare questa operazione a causa di una cardiomiopatia ipertrofica.
Si tratta di una malattia ereditaria, che l’avrebbe condotta a un inspessimento progressivo del muscolo cardiaco. Ciò ne avrebbe infine compromesso la funzione regolare.
In passato era stata la diretta interessata ad affrontare il delicato discorso, rivelando che anche sua madre era stata sottoposta a un trapianto di cuore. Come detto, Martina Nasoni è in fase di decorso post-operatorio e ancora in ospedale.
L’Eco di Bergamo ha contattato la struttura sanitaria, che ha sottolineato come ogni paziente colpito da patologie particolari venga poi seguito passo dopo passo da numerosi professionisti. Nessun trattamento Vip, tanto per intenderci. In alcuni casi possono bastare le terapie farmacologiche ma in altri, come in questo, occorre fare ricorso a un trapianto.
Chi è il donatore di Martina Nosoni
Martina Nosoni è stata ricoverata lo scorso 19 agosto. Uno step molto importante per lei, come detto. Nei giorni successivi, dopo svariate analisi e controlli di diverso genere, è stata operata. Oggi, 29 agosto, è intervenuta in prima persona.
Ha spiegato a chiunque la segua come stia vivendo questo momento molto delicato e, potenzialmente, rischioso. Ecco il messaggio che ha pubblicato al fianco della sua prima foto dopo l’intervento chirurgico:
“In questi giorni sto toccando con mano la fragilità e la forza della vita. Voglio ringraziare tutta l’equipe di medici dell’Ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo, che ha guidato questo viaggio con competenza e cuore. Donne e uomini che con mani esperte e cuori immensi hanno reso possibile il miracolo. Non era solo un intervento”.
Quello che i medici l’hanno aiutata a superare era un “confine tra la vita e la morte”. Ha usato parole molto forti, a sottolineare la crucialità del momento e la fragilità del suo stato d’animo. Il post operatorio è per lei una vera e propria “rinascita”, raggiunta dopo una profonda oscurità.
Nel corso dei giorni trascorsi in ospedale, ha avuto modo di legarsi a svariati professionisti, il che comprende anche gli infermieri che l’hanno accudita quotidianamente. Ha poi ringraziato chiunque abbia avuto un pensiero per lei.
Ma chi le ha salvato la vita con il suo sacrificio? “Il mio grazie più grande va a chi mi ha donato il cuore. Non conosco il tuo nome, ma porto la tua storia dentro di me. Il tuo addio è diventato il mio inizio. Una morte che ha acceso una vita. A te e alla tua famiglia, che nel dolore hanno scelto la generosità, devo ogni battito. Prometto di onorare questo dono”.