Agostino Da Polenza, figura di riferimento dell’alpinismo italiano e del soccorso in alta quota, ha commentato le parole di Zakharova. “Luca Sinigaglia può essere considerato un eroe. Noi italiani siamo bravi e generosi in questo genere di situazioni. Abbiamo una grande tradizione di generosità, ma anche di professionalità e capacità nei soccorsi”, ha detto. “Durante la discesa dalla vetta, Luca ha deciso di risalire a 7.200 metri di quota per soccorrere la collega. Era un po’ al limite: fosse sceso non avrebbe avuto problemi, ma ha fatto una scelta ed è tornato su. Sapeva di correre dei rischi e li ha valutati. È stato bravo, l’ha posizionata bene, le ha lasciato dei viveri. Poi ha avuto un edema che gli è stato fatale”, ha continuato. “Non è la prima volta che noi italiani siamo protagonisti di salvataggi in extremis in alta quota. Mi vengono in mente Silvio Mondinelli, Simone Moro, Gian Pietro Verza in Himalaya, solo per citarne alcuni. La maggior parte degli alpinisti italiani lavorano anche nel soccorso. E in più abbiamo i migliori piloti di elicottero in alta quota del mondo”, ha concluso Da Polenza.