TerniToday


Redazione
25 luglio 2025 11:27






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Ternana, punto e a capo. Con un nulla di fatto. Come era già nell’aria, la trattativa che avrebbe dovuto portare la società rossoverde dai fratelli D’Alessandro alla società “quotata in borsa e con una capitalizzazione di cento milioni di euro” è saltata. “Il closing non c’è stato”, dice il sindaco di Terni e presidente della Provincia, Stefano Bandecchi.

“L’azienda che aveva firmato questo impegno irrevocabile si è ritirata, le sedi competenti stabiliranno se l’hanno fatto a ragione oppure no. Tutto era regolare in base all’accordo, ma si sono ritirati: poterebbe essere una botta di fortuna per la Ternana. “Questi signori hanno fatto una figura da peracottari”.
Sul tavolo ci sarebbero però delle altre opzioni. “Esistono altre trattative – dice Bandecchi – Ne sono partite almeno due, oggi ne potrebbe partire una terza. Abbiamo rimesso in moto queste procedure, stiamo lavorando alacremente. Come Comune, supervisioniamo i lavori”.

L’ex patron rossoverde aggiunge poi che “i fratelli D’Alessandro hanno coperto quello che dovevano coprire”, sottolineando infine che vorrebbe diffondere i dettagli della trattativa andata in fumo perché “è giusto che i cittadini sappiano che l’impegno c’era ed era molto chiaro”.

Un passaggio, Bandecchi lo dedica poi al “corollario” di interessi che ruotano attorno alla vicenda Ternana. “Sul tavolo ci sono partite molto importanti” come quella per la costruzione della clinica privava “che avrà 200 posti letto, 85 convenzionati, 40 autorizzati” e “costerà 35 milioni a differenza dell’ospedale di Narni-Amelia (il cui progetto è stato al centro del dibattito di questi ultimi giorni, ndr) che costerà 240 milioni con due sale operatorie e non sei come la clinica”.

Ultimo tassello: “L’ospedale di Terni va fatto. Se i signori della Regione non sanno fare il loro mestiere, smettano. Non hanno idea di quello che dicono e di quello che fanno”.