Il Consiglio di Stato respinge il ricorso presentato dalla società agricola “Agropower” contro Regione Sardegna, Ministero della salute, Asl di Sassari e Istituto zooprofilattico sardo. Con un’ordinanza pubblicata ieri sera, i giudici confermano la linea già tracciata dal Tar: per fermare la dermatite nodulare bovina – la cosiddetta LSD – gli abbattimenti restano obbligatori.
Il caso degli abbattimenti
Al centro della decisione c’è il bilanciamento tra interessi economici e tutela della salute pubblica. Per il Consiglio di Stato, la difesa della salute degli animali e la protezione degli allevamenti non ancora colpiti hanno priorità assoluta rispetto al danno economico subito dalle aziende. Danno che, sottolineano i giudici, potrà essere compensato con i ristori previsti dalla Regione.
Dermatite nodulare bovina, dentro l’azienda agricola: “Abbiamo vaccinato 270 capi in tre giorni”
La Corte ha anche chiarito che la vaccinazione, pur essendo fondamentale, non rappresenta una deroga allo “stamping out” – l’abbattimento massivo degli allevamenti contagiati – ma si colloca come misura successiva.
Il vaccino sull’isola
Oggi, secondo i dati della Regione, oltre il 50 per cento del patrimonio bovino isolano è stato vaccinato: circa 140 mila capi. Una cifra che, se confermata nelle prossime settimane, potrebbe permettere all’Isola di lasciarsi alle spalle un’emergenza che ha già messo in ginocchio centinaia di aziende agricole.