Anche il terzo red carpet del Festival del Cinema di Venezia 2025 ha lasciato il segno, tra conferme, graditi ritorni e qualche novità dal gusto provocatorio. Per la madrina Emanuela Fanelli una pioggia scintillante di cristalli, un look ben diverso da quello sfoggiato nella seconda serata della kermesse. Stupisce positivamente l’attore Andrew Garfield, che si è distinto lasciando nell’armadio il classico smoking a favore di un completo fresco e giocoso, proprio come lui. E gli altri? Ecco le pagelle (secondo noi).
Emanuela Fanelli, la classe non è acqua (ma sabbia). Voto: 8
Cominciamo da lei, la padrona di casa: Emanuela Fanelli. Dopo il look total red della seconda serata di Venezia 82, firmato Alberta Ferretti, la madrina del Festival ha scelto un abito decisamente diverso: niente maniche, linee semplici e un bel color sabbia che fa da sfondo a una pioggia di brillanti. Sparkling, ma con stile.
La Fanelli è stata accolta ancora una volta con grande entusiasmo, merito del look certamente ma anche di quella dolcezza mista a timidezza che non riesce proprio a nascondere sul red carpet. Promossa a pieni voti.
Andrew Garfield in azzurro polvere, viva la freschezza! Voto: 10
Sì, i red carpet sono sempre un’occasione ghiotta per ammirare i look delle donne protagoniste di festival ed eventi, ma gli uomini talvolta non sono da meno. Ed è il caso di Andrew Garfield che ha lasciato nell’armadio il classico smoking nero – immancabile in casi del genere – per fare spazio a un look fresco e “spettinato”. Proprio come lui.
Il suo completo azzurro polvere grida “freschezza” da ogni cucitura e dettaglio e gli calza a pennello, completato da una camicia bianca a righe che fa pendant con la cravatta, anch’essa a righe e rigorosamente slacciata. Rompere le rigide regole da red carpet? Lo stai facendo bene, caro Andrew.
Le sorelle Spencer leggere come due nuvole. Voto: 7
C’era grande attesa per il loro ritorno sul red carpet del Festival di Venezia e non hanno deluso le aspettative. Almeno non del tutto. Le sorelle Amelia ed Eliza Spencer, nipoti della compianta Lady D., sono rinomate per il loro gusto in fatto di look e stavolta ne hanno scelto due abbinati, uno in rosa e l’altro in azzurro pastello.
Sembravano due nuvole svolazzanti sul red carpet di Venezia 82, con un tripudio di balze e trasparenze leggere come una piuma. Audace il tocco di lingerie in bella vista, con reggiseni Intimissimi. Questa versione “zucchero filato” delle gemelle più chic del Regno Unito ha fatto centro.
Julia Roberts perfetta in Versace. Voto: 10
Come si può resistere allo splendore di Julia Roberts? Per Venezia 82, l’attrice Premio Oscar ha sfoggiato una creazione di Dario Vitale, nuovo direttore creativo dell’atelier Versace, dopo la “rinuncia al trono” di Donatella. Per Vitale è stato un debutto importante, quello del Festival di Venezia. Con una ambasciatrice come lei, poi, non poteva che essere un successo.
Julia Roberts ha indossato un custom dress a maniche lunghe con motivo jacquard a scacchi, con effetto cangiante dal blu al nero. Per alcuni avrebbe potuto osare di più, per altri andava bene così. Per noi era semplicemente perfetta, elegante nella sua semplicità ma mai banale.
Così come banale, in fondo, non era stato il completo sfoggiato al suo arrivo in Laguna, nel pomeriggio: un blazer sartoriale in lana blu, con una camicia a righe rosa e gialle e un semplice paio di jeans dal taglio maschile, portati con la cintura.
Vari i riferimenti al “vecchio” Versace, rivisti in un’ottica contemporanea ma soprattutto all’insegna dell’indossabilità. Un look sicuramente da copiare (fate sognare anche noi “comuni mortali”).
Chloe Sevigny, per osare ci vuole stile (e lei ne ha da vendere). Voto: 8
La quota “wow” della terza serata di Venezia 82 va sicuramente a Chloe Sevigny, che ha optato per un look completamente diverso da tutti quelli passati finora in rassegna.
L’attrice non si è risparmiata, indossando una tuta con taglio ciclista, interamente realizzata in pizzo nero, accompagnandola a una minigonna a palloncino effetto-tutù e décolleté dal design unico. Può piacere oppure no, ma non possiamo dire che non abbia lasciato il segno: originale sì, ma con eleganza.
Menzione speciale per i dettagli, a cominciare dal beauty look dal sapore rétro, con labbra di un bel rosso intenso e capelli raccolti in uno chignon. Non sono passati inosservati neanche i gioielli indossati dalla Sevigny, una parure di diamanti con orecchini a bottone maxi e collana a frange.
Cristina Parodi a pois, un azzardo. Voto: 5
Chi di pois ferisce… Cristina Parodi ci ha provato, indossando un abito meraviglioso: un long dress nero con decoro bianco, maniche lunghe e fascia sul collo. Tutto in un gioco di movimento e trasparenze, che certamente al di là di un red carpet avrebbero premiato la giornalista.
A nostro modesto parere, forse un look poco adatto a un evento del genere. Un modello diverso l’avrebbe valorizzata di più (ma è comunque splendida).
Noemi Brando, un abito che parla forte e chiaro. Voto: 8
Su un red carpet come quello di Venezia ci si può aspettare di tutto, dalla noia più mortale alla banalità, dai grandi classici delle passerelle fino a qualcosa che fa riflettere. Certamente quest’ultimo era l’intento di Noemi Brando, attrice conosciuta per aver recitato nel biopic di Gianna Nannini Sei nell’anima e in Supersex, con Alessandro Borghi nei panni di Rocco Siffredi.
Quello della Brando è stato un red carpet molto particolare. Con grande orgoglio, oltre che eleganza, l’attrice ha sfoggiato un abito con top azzurro pastello e una lunga gonna in raso, su cui domina l’immagine di una mano che tiene una falce. Più su, all’altezza del cuore, un ricamo rosso che sembra una ferita.
Un’immagine forte, certamente, che ha fatto immediatamente il giro del web. La falce è un simbolo di morte (basti pensare alla figura del “Tristo Mietitore”), e di morte in questo periodo storico ne sono piene le cronache. Un abito che non ha bisogno di molte spiegazioni.