Solo pochi giorni fa, il frontman dei The Kolors Stash ha raccontato in un video postato su Instagram di essere nuovamente positivo al Covid e di tutte le criticità che ha dovuto affrontare quando si è ammalato la prima volta durante la pandemia. Una narrazione che, seppur personale, ha riportato l’attenzione sull’attualità del virus, ricordando come non sia affatto scomparso.

Nonostante la stato di emergenza pandemica sia concluso da tempo, nell’estate 2025 il coronavirus Sars-CoV-2 ha registrato in Italia una leggera ripresa dei contagi (nel mondo la settimana dal 28 luglio al 3 agosto 2025 il tasso di positività medio è stato del 4 %, mentre in Europa, il dato è risultato più alto, fino al 17 %. Fonte: Organizzazione Mondiale Sanità, WHOdatadot).

Secondo i più recenti aggiornamenti del Ministero della Salute e dell’Istituto Superiore di Sanità, i numeri hanno ricominciato a salire a partire da fine giugno. Questo andamento si inserisce inoltre in un contesto di forte riduzione dei tamponi, che rende complessa una stima precisa della reale diffusione del virus.

Si tratta di un incremento contenuto ma costante, che segnala come il virus continui a circolare, anche in un periodo, l’estate, tradizionalmente meno favorevole alla diffusione delle malattie respiratorie, e in un contesto sociale in cui prevale la percezione di un rischio ormai attenuato. «Il monitoraggio è oggi più difficile perché i tamponi non sono più obbligatori e molti vengono eseguiti privatamente», specifica il professor Fabrizio Pregliasco, direttore sanitario d’azienda dell’IRCCS Ospedale Galeazzi – Sant’Ambrogio. «Le ultime stime parlano di circa 2 casi ogni 100.000 abitanti con un indice Rt di 1,34, segno di una leggera crescita. Tuttavia, non si osservano aumenti nei ricoveri né nelle terapie intensive».

Una presenza endemica

Carol Yepes