Dopo giorni di polemiche e la denuncia presentata da Fratelli d’Italia contro la distribuzione di pipe sterili ai consumatori di crack, il sindaco di Bologna Matteo Lepore ha risposto alle accuse poco prima della Festa dell’Unità provinciale al Parco Cevenini di Borgo Panigale, rivendicando l’efficacia del progetto e criticando l’atteggiamento delle opposizioni.

Il sindaco ha sottolineato i primi risultati della sperimentazione: “Siamo orgogliosi del nostro progetto che punta a tutelare la salute dei cittadini e la sicurezza dei cittadini. Abbiamo già recuperato circa un centinaio di persone dalla strada che non sarebbero state avvicinabili in nessun altro modo. L’assessora Matilde Madrid sta facendo un grande lavoro insieme all’Ausl, agli operatori sociali e all’Università di Bologna”.

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Lepore ha rimarcato che l’iniziativa non è un unicum bolognese: “Questa sperimentazione si sta facendo anche a Palermo, Torino, Reggio Emilia, Parma e molte altre città europee. Palermo, amministrata dal centrodestra, fa come noi la distribuzione di pipe sterili proprio per agganciare queste persone. E anche altre città, come Ancona, Olbia o Treviso, hanno adottato misure analoghe”.

Sul piano politico, il sindaco ha criticato il ricorso agli esposti da parte delle opposizioni: “Sono onorato che denuncino solo me e non tutti i sindaci italiani, vuol dire che sono un privilegiato. Penso che chi fa la politica degli esposti non abbia idee né argomenti, e speri che la giustizia intervenga per fermare le idee degli altri. Non mi sembra propriamente la linea politica di partiti liberali e democratici che pure fanno parte della tradizione della destra europea”.

Per Lepore, quindi, la scelta del Comune resta una misura sanitaria e di sicurezza pubblica, in linea con le pratiche già adottate in altre realtà italiane ed europee, mentre la polemica politica rischia di ridursi a un braccio di ferro ideologico.

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