Di fronte al crescente rischio di eventi estremi, la sanità padovana si attrezza per reagire in modo efficace alle emergenze. A novembre, l’Ulss 6 Euganea organizzerà un’esercitazione a scala reale per simulare un’alluvione e mettere alla prova la tenuta del sistema sanitario locale.
L’iniziativa, che si svolgerà nel complesso sociosanitario “Ai Colli”, coinvolgerà in modo integrato ospedali, servizi territoriali, il Dipartimento di Prevenzione e le istituzioni preposte alla gestione delle crisi. L’obiettivo è testare le procedure operative, verificare il coordinamento tra i vari livelli dell’assistenza sanitaria e individuare eventuali criticità da risolvere prima che si presentino situazioni reali.
L’esercitazione rientra nel piano di rafforzamento della “preparedness” sanitaria, in linea con le raccomandazioni di livello europeo, nazionale e regionale. Le simulazioni – note come Simex – sono considerate strumenti strategici per migliorare la governance delle emergenze e la resilienza del territorio.
Questo test segue una precedente simulazione sulla gestione di una febbre emorragica e anticipa un futuro scenario di disastro ferroviario. Il percorso tracciato mira a sviluppare una cultura dell’emergenza in grado di rispondere in maniera rapida e coordinata a eventi sempre meno eccezionali e sempre più frequenti.
La crescente instabilità climatica, le pandemie e gli imprevisti legati a incidenti tecnologici impongono una revisione continua dei piani di intervento. Attraverso simulazioni complesse e realistiche, l’Ulss 6 punta a rafforzare non solo la prontezza delle proprie strutture, ma anche la sicurezza dell’intera comunità.