Norris è un fulmine, Leclerc si sveglia. Hamilton, tornano i problemi. Sainz impressiona

(di Daniele Sparisci, inviato a Zandvoort) Norris a Zandvoort ha una marcia in più, anche rispetto a Piastri che nell’ultima sessione di prove libere si è preso oltre due decimi. Tanti a parità di macchina, ma è già successo in altre occasioni che le qualifiche rovesciassero certezze granitiche. Basta una variazione di temperature, di vento. Vedremo al pomeriggio. Di certo la pole del Gp di Olanda è una faccenda interna alla McLaren.

 Gli altri si giocano la seconda fila. Chi? Russell (sotto indagine per aver stretto Alonso in maniera pericolosa, una disattenzione in entrata di pit-lane mentre lo spagnolo veniva forte da dietro impegnato a simulare il giro veloce: se l’è cavata con una multa salata), primo degli inseguitori si è preso otto decimi, un’eternità su un tracciato di 4,2 chilometri. Ha impressionato Sainz, quarto tempo: ma resta da vedere con quanta benzina girasse lo spagnolo della Williams. 

Dal terzo in più i distacchi sono sottilissimi, Verstappen quinto. E subito dietro Leclerc che era stato quasi sempre dietro al compagno. Poi quando si è iniziato a spingere veramente Charles è tornato davanti e Hamilton è crollato: 14° crono per Lewis, un indicatore pericoloso. Dovrà lottare per stare fra i primi dieci, eppure aveva dato segnali di ripresa. In calo anche le quotazioni dell’Aston Martin, Alonso dopo un venerdì da protagonista è sceso in decima piazza. Antonelli ha chiuso 17° dopo un buon avvio: per lui problemi al cambio.