Nel 2008 Mazda presenta al Salone di Detroit un’auto che non è solo un concept, ma una dichiarazione d’intenti. Si chiama Furai, che in giapponese significa “il suono del vento”, e nasce con l’ambizione di unire il futuro del design con la gloriosa eredità sportiva della Casa di Hiroshima.

È il quinto prototipo della serie Nagare, una famiglia di concept car ispirate al movimento e alla fluidità, che cerca di tradurre il flusso dell’aria in forma automobilistica. L’accoglienza da parte di stampa e appassionati è ottima, ma la sua storia è decisamente troppo breve.

L’omaggio alla 787B

La Furai si basa sul telaio in fibra di carbonio della Courage C65, un prototipo da corsa LMP2 utilizzato nell’American Le Mans Series. Sotto la sua carrozzeria scolpita c’è un motore rotativo ossia un tri-rotore R20B da 2 litri alimentato con bioetanolo E100 fornito dalla BP, in grado di sviluppare 450 CV e spingere l’auto fino a 290 km/h, con uno scatto da 0 a 100 km/h in 3,8 secondi.

Mazda Furai Concept (2008)

Mazda Furai Concept (2008)

Foto di: Mazda

È un chiaro richiamo alla mitica Mazda 787B, vincitrice della 24 Ore di Le Mans 1991, unica giapponese a riuscirci fino al trionfo di Toyota del 2018. Anche la livrea della Mazda rende omaggio alla 787B, dal numero 55 riportato sul cofano e sulle fiancate fino all’arancione che caratterizza diffusore, alettone e dettagli laterali. 

Un triste destino

Diversamente da molti concept, la Furai è perfettamente funzionante. Viene testata su pista a Laguna Seca, compare in alcuni videogiochi e diventa una Hot Wheels. Ma il sogno si spezza il 19 agosto 2008: durante un test privato per la rivista Top Gear, la Furai prende fuoco sul tracciato di Bentwaters Parks, nel Regno Unito. Il pilota Mark Ticehurst si salva, ma il prototipo viene distrutto in pochi minuti. La notizia dell’incidente rimane segreta per cinque anni, fino al 2013.

Mazda Furai Concept (2008)

Mazda Furai Concept, gli interni

Foto di: Mazda

Mazda Furai Concept (2008)

Mazda Furai Concept, il posteriore

Foto di: Mazda

Il concept non verrà ricostruito, ma la sua eredità stilistica viene chiaramente ripresa dai modelli degli anni successivi, come la seconda generazione della Mazda3 e la Mazda6.

Mazda Furai Concept (2008)

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