Una guardia medica sempre disponibile, senza ambulatorio e con un unico obiettivo: riportare il medico direttamente al domicilio del paziente. È l’idea alla base di AureaDoc, un servizio privato nato in Lombardia, che propone prestazioni sanitarie a domicilio 24 ore su 24, gestite da professionisti in formazione specialistica.

L’iniziativa prende forma tra le province di Bergamo e Monza, con l’intento di coprire una fascia di territorio spesso penalizzata dalla carenza di medici e dalla difficoltà di raggiungere ambulatori e strutture sanitarie, soprattutto per anziani, pazienti fragili o residenti in zone periferiche.

AureaDoc offre un’ampia gamma di prestazioni sanitarie direttamente a casa: visite generiche e pediatriche, medicazioni, certificati, iniezioni, rimozione punti, elettrocardiogrammi, somministrazione farmaci, consultazione referti e misurazioni parametri vitali. A queste si aggiunge la possibilità di videoconsulti o assistenza telefonica, pensata per i casi meno urgenti.

L’elemento distintivo del progetto è lo spostamento del medico, non del paziente, salvo nelle situazioni in cui si può intervenire a distanza. Questo modello mira a colmare un vuoto sempre più evidente nel sistema sanitario territoriale, in un contesto in cui le visite domiciliari dei medici di base sono diventate rare, spesso incompatibili con i carichi di lavoro quotidiani.

Il servizio è accessibile a chiunque, anche a pazienti già seguiti dal proprio medico di famiglia o da turisti in cerca di assistenza temporanea. Le prestazioni sono a pagamento, ma non prevedono costi legati alla distanza, bensì alla tipologia, all’orario (diurno/notturno) e al giorno (feriale o festivo). Le tariffe variano da 45 euro fino a poco oltre i 200 euro, a seconda dell’intervento richiesto.

Il progetto si sta sviluppando grazie al passaparola, ma è già in fase di ampliamento con una piattaforma online per la prenotazione e una futura rete di medici coinvolti, con l’obiettivo di abbattere i tempi di attesa e garantire interventi rapidi, anche entro un’ora dalla chiamata. Un modello che, nelle intenzioni, non vuole sostituirsi alla sanità pubblica, ma integrarla laddove non riesce a rispondere in modo tempestivo o capillare.

AureaDoc si propone come una risposta concreta alla crisi dell’assistenza di prossimità, sfruttando la flessibilità del privato e l’energia di giovani professionisti per riavvicinare pazienti e medici, ripristinando una relazione sempre più rara nel sistema attuale.