di
Federica Maccotta

Il classico del 1939 con Judy Garland è stato riadattato, grazie all’intelligenza artificiale, per il maxi formato in 16K e uno schermo da 111 metri per 157

Le scarpette rosse di Dorothy brillano più che mai nella nuova versione kolossal di Il Mago di Oz, creata grazie all’intelligenza artificiale. Il classico del 1939 con Judy Garland è stato riadattato per lo sconfinato schermo di Las Vegas Sphere, la «bolla» super tecnologica inaugurata due anni fa dagli U2

Il film premio Oscar di Victor Fleming è stato rivisitato per creare una versione immersiva, con tanto di vento, costata circa 85 milioni di euro, più del doppio del budget iniziale. Le avventure di Oz, ai tempi considerate innovative per l’uso del Technicolor, sono il primo classico proiettato nella Sphere, su uno schermo alto 111 metri e largo 157 metri



















































La nuova versione in formato gigante, con definizione 16K, è stata curata da Ben Grossmann, due premi Oscar per gli effetti speciali. Migliaia di artisti e creativi hanno consultato gli archivi della MGM e hanno poi lavorato con il programma DeepMind di Google per aggiungere parti di scene. Secondo la società che gestisce la struttura, sono già stati venduti 200 mila biglietti, a partire da 104 dollari, per le proiezioni delle prossime settimane.

30 agosto 2025 ( modifica il 30 agosto 2025 | 20:28)