di
Federica Nannetti

L’aggressore, un giovane già noto alle forze dell’ordine, è ora denunciato per lesioni gravi. I titolari: «Dopo aver tirato il pugno, si è preso tutti i soldi». Il sindaco Pellegatti: «Non abbassiamo la guardia»

È entrato con atteggiamento aggressivo e violento, minacciando e insultando i dipendenti e rubando diverse bottiglie di birra. Poi le provocazioni: «Volete chiamare i carabinieri? Chiamateli pure, per me valgono zero», si sente dire dalle immagini delle telecamere di videosorveglianza. Poi, ancora, la violenza: quando uno dei pizzaioli ha provato a mandare via l’uomo, un pugno violento, che lo ha buttato a terra facendogli sbattere la testa violentemente e perdere moltissimo sangue. Si sta facendo più chiaro quanto successo ormai due settimane fa all’interno della pizzeria Pinko Pallino di San Giovanni in Persiceto, le cui immagini hanno cominciato a circolare un paio di giorni fa: ora, a spiegare quanto successo, ci sono anche i gestori del locale, che hanno sottolineato come tutto quanto non sia affatto durato cinque minuti come inizialmente emerso, ma almeno «40 minuti». Minuti «di paura, tanta».

A farne le spese, un pizzaiolo di origini bengalesi (e non pakistane come si sente dal video tramite gli insulti dell’aggressore), colpito, stando a quanto ricostruito fino a questo momento, da un giovane di origini romene già noto alle forze dell’ordine e ora denunciato per lesioni gravi. «Dopo aver tirato il pugno, l’aggressore si è preso tutti i soldi» e ha fatto perdere le proprie tracce, hanno anche aggiunto i gestori in un comunicato, denunciando ritardi nell’intervento dei soccorsi: «Abbiamo premuto subito il pulsante antirapina, ma nessuno è arrivato, se non dopo molto tempo, da San Matteo della Decima».



















































Sull’episodio, con un comunicato sui social, è intervenuto anche il sindaco di San Giovanni, Lorenzo Pellegatti: «Ho visto le tremende immagini, piene di violenza, del video che è stato successivamente pubblicato anche su alcune testate giornalistiche. Sono profondamente dispiaciuto e rammaricato per quanto successo. In mia assenza la vicesindaco Valentina Cerchiari si è recata presso la pizzeria per portare la solidarietà dell’amministrazione comunale e sincerarsi delle condizioni del dipendente aggredito, che ora è stato dimesso dall’ospedale ed è in via di recupero». Poi un passaggio sull’autore presunto del gesto: «Quello che presumibilmente risulta essere l’aggressore non abita a Persiceto, mentre alcuni dei suoi parenti sono i soli assegnatari di un alloggio popolare nella nostra cittadina: stiamo facendo tutte le verifiche del caso con i servizi sociali che seguono la famiglia per avere più dettagli possibili su questa situazione – ha detto il sindaco –. Ai cittadini voglio assicurare che davanti a casi simili non abbassiamo la guardia, anzi cercheremo di essere ancor più vigili e attenti: la sicurezza rimane una delle nostre priorità di mandato e continueremo a collaborare con gli enti preposti mettendo in campo tutti gli strumenti possibili».

I gestori hanno anche voluto spiegare il perché, come mostrato dal video, nessuno abbia toccato il pizzaiolo: «Ci è stato detto dagli operatori del 118, con i quali eravamo in collegamento, di non intervenire e di non toccare assolutamente il ragazzo a terra avendo sbattuto la testa. L’importante era che respirasse; ci siamo accertati che fosse così. Uno di noi si è appartato per chiamare immediatamente i soccorsi, come si vede nel video». «Sono fermamente convinto che si debba reagire a questo episodio di violenza con rigore, fermezza e un profondo senso di rispetto della legalità – ha concluso il primo cittadino –. Personalmente mi farò parte attiva per confrontarmi col Questore e con le Forze dell’Ordine in merito ai possibili strumenti adottabili in siffatti casi, sfruttando tutte le opportunità date dalle vigenti normative in materia di sicurezza urbana».


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30 agosto 2025 ( modifica il 30 agosto 2025 | 16:29)