di
Francesco Sessa

L’allenatore di Jannik ha parlato al sito dell’Atp: «Sono molto fortunato ad aver incontrato una persona come Darren, sia dal punto di vista professionale che personale»

«Saremo tutti felici se Darren Cahill decidesse di restare, ma al momento non c’è nulla di certo». Nel team di Jannik Sinner si parla di presente, ma anche di futuro. Sono tempi di porte girevoli: il preparatore atletico Umberto Ferrara è appena tornato dopo essere stato allontanato a seguito del caso Clostebol, prendendo il posto di Marco Panichi. Mentre è ancora vacante il posto di fisioterapista: prima Giacomo Naldi, poi Ulises Badio, al momento nessuno. Il punto fermo è Simone Vagnozzi, che ha parlato sul sito dell’Atp anche per fare il punto sulla posizione di Cahill, il coach australiano che – stando a quanto detto da Sinner dopo la vittoria di Wimbledon – dovrebbe rimanere anche nel 2026.

Vagnozzi non si è sbilanciato, dunque. E ha speso parole al miele nei confronti del collega: «Sono molto fortunato ad aver incontrato una persona come Darren, sia dal punto di vista professionale che personale. Abbiamo legato subito, e questo ci ha indubbiamente aiutato nel nostro percorso. Non è mai facile trovare quella chimica, ma abbiamo sempre messo al primo posto l’interesse di Jannik. Nel team abbiamo ruoli diversi: io mi occupo più dell’aspetto tecnico e tattico, mentre lui è più responsabile della parte mentale ed emotiva. Naturalmente condividiamo tutto, e la cosa più importante è che il giocatore senta sempre una voce unita». Una squadra vincente, che ha contribuito a portare Jannik al numero 1 del mondo e a vincere quattro Slam, oltre alle Finals dell’anno scorso a Torino: «Allenare il numero 1 è una posizione meravigliosa. Significa affrontare ogni torneo con l’intenzione di vincerlo. Come diciamo sempre all’interno del team, la cosa importante è cercare di lavorare e prepararci al meglio possibile per avere la possibilità di competere e vincere più titoli possibile. Per noi è fondamentale avere la tranquillità di sapere di aver fatto tutto nel miglior modo possibile».



















































Tanti elogi, ovviamente, nei confronti di Sinner: «Jannik è un ragazzo molto calmo e maturo per la sua età, sa esattamente cosa vuole ottenere nella vita e dà sempre il massimo. Se ha un segreto? Sì, l’incessante desiderio di migliorarsi, di non essere mai soddisfatto. Se non ce l’avesse, trovare la motivazione quotidiana per allenarsi sarebbe difficile. È fondamentale che il giocatore studi anche per conto proprio, è un modo per visualizzare la partita in anticipo. Fuori dal campo è anche un ragazzo di 23 anni divertente e geniale, molto giocoso. È una persona piacevole da avere accanto».

25 luglio 2025