Luca De Lellis

30 agosto 2025

A distanza di 18 anni è un rebus ancora da sciogliere l’omicidio di Chiara Poggi. Una nuova pista che negli ultimi giorni si sta scaldando è quella derivante da una macchia di sangue, simile a un’impronta di una mano sinistra, presente sulla scena del delitto ma “non contenuta nella consulenza biodattilo dei Ris del 2007”, che, secondo la giornalista de Il Tempo Rita Cavallaro – intervenuta in collegamento con lo studio di Zona Bianca – “mostra quella traccia sul fondo delle scale ma non dà il particolare dell’impronta e né vi fa alcun riferimento”. 

L’ospite del conduttore Giuseppe Brindisi spiega, inoltre, che di una cosa si può essere categorici, ovverosia che “quell’impronta non sia di Chiara”. E lo si può dedurre “perché guardando le foto dell’autopsia, la vittima aveva la mano sinistra totalmente pulita. L’unica mano leggermente sporca di sangue è la destra: quindi che quella non sia la mano di Chiara Poggi è certo”.

 

Bufera su Lovati per la foto col Fruttolo. La difesa in tv e lo scontro con De Rensis

A giorni i Ris di Cagliari dovrebbero presentare la richiesta del nuovo approccio tecnico-scientifico, la Bloodstain Pattern Analysis (BPA), utile a ricostruire la dinamica del delitto tramite l’analisi delle macchie di sangue, pervenuta dalla Procura di Pavia. Un test importante, perché da lì potrebbero emergere elementi significativi per l’indagine, capaci di indirizzarla in maniera consistente. Uno su tutti, la possibilità che sulla scena del crimine ci fossero più persone che hanno avuto un ruolo attivo nell’omicidio, tesi che diversi “esperti” del caso hanno appoggiato nel tempo.

 

De Rensis spiazza tutti: Sentite cosa scriveva la pm. Il mistero dei 23 minuti

“Non sappiamo di chi sia l’impronta, chiaramente è anche compatibile con il fatto che l’azione omicidiaria, sulla base della consulenza medico legale presentata nel 2009 e non presa in considerazione, è durata molto, sia questa che quella successiva. E che c’erano almeno due persone, perché da quel punto poi Chiara viene trascinata fino al telefono e lì c’è l’aggressione mortale: a quel punto il cadavere viene sollevato da due persone e gettato sulle scale della cantina”, è il commento di Rita Cavallaro. L’esito degli esami dirà il resto.