Lo studio ha constatato che il 76% degli anni di vita salvati ha riguardato persone con più di 60 anni, i residenti in strutture di assistenza a lungo termine hanno contribuito solo per il 2% del totale. I bambini e gli adolescenti (0,01% delle vite salvate e 0,1% degli anni di vita salvati) e i giovani di 20-29 anni (0,07% delle vite salvate e 0,3% degli anni di vita salvati) hanno contribuito in misura molto ridotta al beneficio totale. «Queste stime – conclude Boccia – dimostrano chiaramente un importante beneficio complessivo derivante dalla vaccinazione Covid nel periodo 2020-2024. La maggior parte dei benefici, in termini di vite e anni di vita salvati, è stata assicurata a una parte della componente anziana della popolazione globale».