Hamilton con la Ferrari aveva la necessità di realizzare un passo in avanti. Uno step fortemente voluto, di cui abbiamo già parlato nei giorni scorsi. Nella conferenza stampa del giovedì, Lewis ha messo da parte i dossier per avvicinarsi al team italiano, che – secondo le informazioni raccolte dalla nostra redazione – ha realizzato alcune modifiche di carattere tecnico alla numero 44 per aiutarlo con il feeling.
Lewis: imprecisione contenuta ma molto più in forma rispetto al solito
La Ferrari non è riuscita a far rendere la SF-25 al massimo delle sue possibilità: questo è il quadro della Rossa a Zandvoort fino a questo momento. Forse, più correttamente, si può anche dire che il livello di competitività raggiungibile in questo weekend sia quello mostrato. L’avantreno si è rivelato difficile da controllare, nonostante il Cavallino Rampante avesse orientato il bilanciamento verso l’anteriore.
Il sottosterzo resta piuttosto marcato, con una rotazione cronica insufficiente che in Olanda ha penalizzato (come sempre successo in questo mondiale 2025) curve come la 9 e la 10. Problemi simili si sono manifestati anche nelle curve 1, 2 e 3, confermando le difficoltà della monoposto italiana, anche se in questo caso una buona percentuale del problema è senz’altro attribuibile alla mancata attivazione delle gomme già vista nelle prove libere.
Hamilton ha optato per un carico posteriore più elevato rispetto al compagno di squadra. Questo significa che, sebbene la specifica scelta sia la medesima, l’inclinazione del mail flap è maggiore. La logica era chiara: ottenere un retrotreno più gestibile per affrontare alcune curve con maggiore sicurezza. La soluzione ha funzionato parzialmente, sebbene non al livello ottimale che l’inglese avrebbe voluto raggiungere.
Qualifica complicata per Lewis: gestione attenta della monoposto
Le qualifiche hanno visto Hamilton confrontarsi con i limiti della sua vettura, concentrandosi sull’estrarre il massimo potenziale da ciò che aveva a disposizione. In Q3, il sette volte campione del mondo non è riuscito a migliorare sensibilmente i tempi: basti pensare che nella Q2 aveva registrato un crono di un decimo e mezzo più rapido. Durante la sessione decisiva non ha commesso errori significativi, mantenendo un approccio prudente per evitare rischi eccessivi.
Hamilton ha quindi cercato di gestire la monoposto, piuttosto instabile e difficile da guidare. Se vogliamo andare nel particolare, possiamo dire che la curva 12 ha evidenziato un eccesso di rotazione, diretta conseguenza del sottosterzo in entrata che ha condizionato la traiettoria nel terzo settore. Alla fine il settimo posto non soddisfa affatto, rappresentando però il compromesso con cui il pilota ha dovuto convivere.
Passo avanti mentale e approccio più rilassato
Lewis ha evidenziato come questo quindicesimo weekend della stagione 2025 sia stato vissuto con sensazioni nettamente diverse rispetto alle ultime gare. La pausa estiva è stata dedicata alla riflessione per affinare l’approccio mentale e la preparazione al weekend. Grazie a questi cambiamenti, le sessioni sono state affrontate con maggiore serenità, anche se il tracciato non era certamente favorevole alla Ferrari.
La SF-25 ha purtroppo confermato le difficoltà di guida dall’inizio alla fine. Nonostante questo, il sesto e il settimo posto ottenuti con il compagno di squadra sono considerati buoni risultati, per il britannico. Guardando alla gara, Hamilton attende una progressione. L’inglese ha deciso che la sua tattica sarà piuttosto aggressiva pressando chi lo precede. Il tutto considerando che le distanze, eccetto le McLaren, non saranno grandi.
A livello di squadra non sono state introdotte novità sostanziali, ma Hamilton ha modificato personalmente alcuni aspetti del suo approccio per avvicinarsi a Leclerc. Uno step come detto atteso, perché sebbene sia molto importante pensare al prossimo futuro e al regolamento 2026, anche il presente ha la sua importanza per avvicinarsi alla maniera di lavorare del team e farsi trovare pronto nel prossimo ciclo regolamentare.