Negli ultimi giorni Serena Enardu si è sfogata sui social parlando di alcune situazioni spiacevoli che ha vissuto nella propria vita in relazione a Tommaso, cresciuto senza una vera e propria famiglia paterna (anche se l’ex di lei, Pago, lo ha accolto come fosse figlio suo). In particolar modo l’ex volto noto di Uomini e Donne e Grande Fratello ha parlato dell’esperienza che il figlio Tommaso ha fatto tempo fa in America, durante un viaggio studio. Non il classico viaggio in cui imparare l’inglese ma anche, anzi forse soprattutto, a vivere da solo, in un contesto completamente nuovo e lontano da casa. Bensì, purtroppo, un’esperienza spiacevole.
Le parole di Serena Enardu sul figlio
Secondo quanto raccontato dall’ex gieffina, Tommaso al suo ritorno avrebbe vissuto periodi di forte malessere, che lei inizialmente aveva attribuito alla normale nostalgia. Solo in un secondo momento ha scoperto che la famiglia ospitante non aveva mostrato particolare empatia nei confronti del ragazzo. Non solo. Le persone che avrebbero dovuto prendersi cura di lui, si sono invece dimostrate distanti, facendo pesare al ragazzo il suo disagio, minacciandolo addirittura di spostarlo in un’altra casa qualora avesse parlato. Una situazione complessa, sulla quale Serena si è espressa come segue.
“Non riesco a raccontarvi una cosa, nascondendovi qualcosa. Infatti l’anno scorso, quando ve ne parlai (del viaggio del figlio, ndr) non ero a conoscenza di alcune cose – le parole di Serena in alcune Instagram story pubblicate il 30 agosto -. Altre le ho sapute dopo, quanto lui è tornato in Italia. La mamma americana era la referente in America per i ragazzi italiani, quindi se avessi fatto la richiesta di fargli cambiare la famiglia, sarebbe stata proprio lei a scegliere”.
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E ancora: “Mi dispiace perché so che ora stanno partendo i ragazzi, non voglio mettervi nel panico. Non sono tutti così ma forse, tornando indietro, avrei preferito un college. Io glielo avevo consigliato ma lui, per fare un’esperienza più vera, ha scelto la famiglia. Penso, però, che ora non ci sia lo spirito di accogliere i ragazzi ma che sia diventato un business. Perché loro prendono un contributo; prendono circa 800 euro al mese per ragazzo. Tommy era lì con altri due, fatevi i conti… non vorrei dire una ca**ata”.
Delusa dalla giustizia italiana
Parlando delle difficoltà incontrate negli anni, Serena Enardu ha poi confessato di non avere fiducia nella giustizia italiana. In passato, quando avrebbe potuto denunciare situazioni legate al disagio del figlio, ha scelto di non farlo perché “una volta che Tommaso è stato meglio non ho avuto più voglia di affidarmi alla legge”. Ha aggiunto che già in altre vicende personali si è sentita delusa, per questo non si è mai rivolta alle autorità competenti ma ha preferito gestire tutto da sola. Una scelta azzardata ma che, in questo caso, si è rivelata efficace: “I presupposti per denunciare c’erano sì, ma non avevo voglio. Sono delusa dalla giustizia italiana”, le sue parole.